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“La ECOllection è una collezione d’arte all’insegna della sostenibilità ambientale” – afferma Linda Schipani – “perché ogni opera nasce dall’uso di materiali obsoleti, prevalentemente derivanti da impianti elettrici e anche da oggetti di uso comune che hanno perso la loro funzione primaria ma che mantengono una forza espressiva, un design, un’essenza tale da non poter essere destinati alla discarica. E’ questo in realtà il significato profondo della mostra che vuole trasmettere attraverso il valore estetico delle opere importanti messaggi legati all’esigenza di salvaguardare il Pianeta dall’assalto dei rifiuti che copiosamente produciamo”.

Antonio Presti, Linda Schipani e Gianfranco Molino

La mostra, allestita in due ampie sale del Museo-albergo, è stata concepita come un’unica installazione, un percorso di trasformazione della materia,tra oltre 100 opere:paesaggi industriali, volti, insetti,  giochi, favole, ruscelli, lune, luci e ospite immancabile, il mare.

Le opere sono state realizzate dall’anno 2008 ad oggi nell’ambito del progetto artistico di Linda Schipani che, legando la passione per l’arte alla sua professione di ingegnere ambientale, invita gli artisti a trasformare, e trasforma lei stessa, scarti industriali e materiali obsoleti in opere d’arte ed elementi di design in grado di stimolare l’energia creativa che ognuno ha dentro di se per diffondere principi etici legati al rispetto per l’ambiente.

“La mostra ECOlletion è un esplosione di energia creativa” – sostiene Gianfranco Molino curatore della mostra – “un punto d’incontro di artisti che fanno di quei materiali in disuso e deteriorati, la propria arte, prediligendo l’utilizzo di materiali di recupero per le proprie creazioni”.  

“Arte e Bellezza per generare una crescita sociale e culturale” e’ il pensiero generato dalla politica della Bellezza del mecenate Antonio Presti, creatore di Fiumara d’Arte, il museo a cielo aperto piu grande d’Europa sormontatoda “Piramide – 38° Parallelo” di Mauro Staccioli, in un contesto unico al mondo: La Valle dei Nebrodi.

“La trasformazione della materia è creazione” – dichiara il mecenate – “è, pertanto, perfettamente ascrivile alla sfera creativa dell’artista, soprattutto quando nella rigenerazione emerga l’aspetto concettuale su quello materico attraverso nuove forme e nuovi linguaggi”.

La mostra  “ECOllection”  invita a riflettere su un’importante legge fisica racchiusa nella celebre frase di Lavoisier  “Nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma”.

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