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Lo sport ti salva e ti aiuta a sconfiggere il fumo. Fare sport quando si intraprende un percorso di uscita dal tabagismo, infatti, è davvero importante per evitare di ricominciare. Ed è questo il centro del significato della giornata che si è tenuta al Lido Bellatrix di Catania.

I ricercatori del Centro per la Prevenzione e Cura al Tabagismo del Policlinico Vittorio Emanuele di Catania hanno ascoltato decine di fumatori ed effettuato consulenze gratuite. L’iniziativa ha visto il coinvolgimento del CUS Catania e dei sommozzatori dell’Esa Diving School che hanno saputo coniugare sport e benessere offrendo la possibilità a tanti fumatori e non di provare l’emozionante esperienza del “Battesimo del mare”.

“Per gli amanti dello sport – ha commentato il professor Riccardo Polosa – smettere di fumare è spesso più facile. Lo sport infatti aiuta a superare la cosiddetta fase del craving durante la quale i sintomi di astinenza da fumo si fanno più forti ed il fumatore è spinto dal bisogno di tornare alla sigaretta. Lo sport, attivo e costante, aiuta a distrarsi, a tenersi impegnati e ad avere sempre nuovi e diversi obiettivi. Ieri al mare abbiamo condiviso con i nostri ragazzi una bella esperienza di salute, sport e benessere. Approfittando anche dell’occasione per far conoscere ai tanti partecipanti le meraviglie dei fondali marini della costa catanese. Il fumo incide sulla salute e sul benessere fisico e mentale e noi dimostreremo che smettere si può ed è la scelta più giusta. Per questo, prima dell’inaugurazione del CoEHAR – ha concluso Polosa – organizzeremo altri eventi che coinvolgeranno il territorio, i fumatori ed i non fumatori. Diffondere la cultura dell’antifumo è il nostro obiettivo”.

“Switch on the beach” è una delle numerose iniziative che precedono l’inaugurazione del Centro di Ricerca per la Riduzione del danno da Fumo del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università degli Studi di Catania di cui il direttore è proprio il prof. Riccardo Polosa.

“Il CoEHAR – ha detto il docente catanese – è un’opportunità per tutti e consentirà all’ateneo di essere parte integrante di un network globale che ha un unico grande obiettivo: liberare il mondo dal fumo. Ed è proprio in questa missione – ha concluso – che i nostri ricercatori avranno un ruolo di fondamentale importanza”.

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