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Liligo analizza e rende note tutte le informazioni utili e gli importi della tassa di soggiorno nelle principali città italiane ed europee: al primo posto per il più alto importo nella Penisola si posiziona Roma, dove l’imposta turistica supera i 5 € a notte per persona, mentre all’estero Parigi raggiunge i 4,40 € e Berlino il 5% del costo di pernottamento a notte.

In Italia gli importi più elevati si riscontrano soprattutto nei grandi centri urbani e nelle città d’arte, come Milano, Torino, Venezia, Firenze e Napoli, dove la tassa di soggiorno può raggiungere i 5 € a notte per persona. Le città più piccole e le località balneari fanno registrare, invece, costi più contenuti, con alcune eccezioni, come Taormina e le Isole Eolie, dove l’imposta di soggiorno può variare tra 1 € e 5 € a notte per persona.

In generale, nello Stivale il costo medio più basso per la tassa di soggiorno si registra nel Sud Italia dove l’importo è di circa 1,70 € a notte per persona, segue poi il Nord con 1,80 € e chiude, con un importo leggermente superiore, il Centro del Paese con circa 1,90 €.

Nell’ultimo anno sono stati 100 in più i comuni che hanno deciso di introdurre l’imposta turistica per un totale di oltre 800 località in cui i turisti dovranno pagare la tassa di soggiorno, facendo registrare un aumento del 13,3% rispetto al 2017.

In Europa, invece, secondo la ricerca di Liligo, tra le capitali europee più economiche si trovano Praga, con una tassa di soggiorno pari a 0,58 € a notte per persona, e Lisbona, dove l’imposta si aggira intorno a 1 € al giorno per ogni visitatore. Anche nel Vecchio Continente le località balneari prevedono importi più bassi, tranne che nelle principali destinazioni spagnole e greche, dove la tassa turistica raggiunge anche i 4 € per notte.

La tassa turistica, o tassa di soggiorno, è un’imposta richiesta ai viaggiatori che si può presentare come un importo fisso o calcolato in base percentuale a seconda della categoria di struttura ricettiva in cui si soggiorna. In Italia ogni città può decidere in autonomia non solo la tariffa che il turista deve pagare al giorno, ma anche la durata dei giorni e il periodo in cui bisogna pagare la tassa di soggiorno. La quota versata verrà utilizzata per la ristrutturazione o la preservazione del patrimonio culturale del comune in cui si soggiorna.


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