Cronaca

La vicenda delle recensioni false pubblicate su famosi siti turistici per favorire la notorietà di attività commerciali di vario tipo, dagli hotel ai ristoranti, ovvero tutti quei locali che orbitano nella galassia dell’ospitalità e della gastronomia, create ad hoc per spingere turisti in viaggio nelle città più note, ma anche gli indigeni alla ricerca di un pasto alternativo, ha spesso trovato spazio nelle cronache di stampa proprio perché in moltissimi hanno denunciato le trappole nascoste dietro recensioni fraudolente. Gli abituali frequentatori di applicazioni di servizio, come la famosa TripAdvisor, hanno spesso subodorato la “fregatura”, suggerita da tecniche di scrittura “poco ortodosse”, chiedendo maggiori controlli alle società titolari del servizio. In qualche caso si è notato un tempestivo intervento delle aziende che hanno inserito modalità “più sicure” come ad esempio la certezza del pernottamento in hotel o la pubblicazione dello scontrino fiscale. Il perdurare di pubblicazioni “palesemente taroccate” ha spinto qualcuno ad adire alle vie legali ottenendo “giustizia” in Tribunale.

La Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi, esprime il proprio compiacimento per la sentenza di condanna attraverso le parole del vice presidente Aldo Mario Cursano:

“Da oggi in avanti scrivere recensioni false non sarà più solo un danno a svantaggio di tanti ristoratori bravi e onesti, ma, finalmente, anche un crimine riconosciuto dalla legge italiana. Tutto il lavoro che come Fipe abbiamo fatto in questi anni in rappresentanza di ristoratori e baristi è stato finalizzato proprio a questo, combattere l’uso distorto e fraudolento delle recensioni. Siamo particolarmente soddisfatti della sentenza pronunciata oggi dal Tribunale Penale di Lecce che condanna in modo esemplare il proprietario di un’agenzia che vendeva pacchetti di recensioni false. Un risultato che non esitiamo a definire storico a garanzia delle imprese di ristorazione che nella maggior parte dei casi non passano il tempo a danneggiare il lavoro altrui ma che operano con professionalità e qualità al servizio dei clienti e a garanzia della qualità delle informazioni per i consumatori”. Così Aldo Mario Cursano, Vice Presidente Vicario di Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi plaude all’odierna sentenza promulgata dal Tribunale Penale di Lecce contro PromoSalento, in un procedimento che ha visto TripAdvisor costituirsi come parte civile e collaborare attivamente con la magistratura.

“Un importante segnale, quello di oggi, a favore della trasparenza e della legalità – prosegue Cursano -, contro chi, sia come singolo che tramite agenzie ad hoc, ricorre a sotterfugi e scorciatoie per ingannare i consumatori e penalizzare i competitor. Su questo fronte è nostro impegno proseguire e incrementare la collaborazione con TripAdvisor per monitorare in modo ancora più attento le recensioni sul web e potenziare i filtri di ricerca per un servizio al consumatore sempre più puntuale e, soprattutto, trasparente. A tal fine rinnoviamo l’invito alle nostre associazioni e ai nostri imprenditori a ricorrere allo sportello SOS recensioni per segnalare ogni distorsione”.

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