Dolce, salato, inebriatoRubriche

Si terrà giovedì 4 ottobre, ore 16, alla Camera di Commercio di Catania l’audizione pubblica per la presentazione della proposta di modifica del disciplinare di produzione della DOP Monte Etna da parte del Consorzio di Tutela dell’Olio Extravergine d’Oliva.

Nel corso della riunione di pubblico accertamento sarà data lettura della proposta di modifica alla presenza dei funzionari ministeriali e dell’assessorato regionale all’agricoltura al fine di consentire al Ministero di verificare la rispondenza della disciplina proposta ai metodi leali e costanti previsti dal regolamento UE n.1151/2012. In caso di approvazione, il disciplinare passerà all’esame finale della Comunità Europea che ne darà così comunicazione ufficiale attraverso la pubblicazione nella Gazzetta.

“Il terreno vulcanico e la presenza del clima soleggiato, fresco e ventilato, costituiscono – anticipa Giosuè Catania Presidente del Consorzio di tutela – un caso unico capace di conferire tipicità all’olio etneo, riconoscibile come vero e proprio frutto identitario di questo territorio vitale e generoso”.

Le principali modifiche riguardano l’adeguamento del disciplinare alle normative vigenti, la modifica dei parametri relativi all’acido linoleico e linolenico, l’ampliamento del territorio con l’inclusione della zona ad Est del vulcano Etna e la nuova perimetrazione amministrativa.

Ben 19 sono i comuni attualmente delimitati e ricadenti nell’areale DOP mentre altri 30 con la nuova proposta di ampliamento verrebbero inglobati, dando così la possibilità ai produttori e alla filiera olivicola olearia di poter cogliere nuove opportunità economiche in quanto i territori inseriti risultano avere i requisiti storici e agronomici per entrare a far parte della DOP.

La DOP Monte Etna comprende attualmente circa 5.500 ettari di uliveti nelle province di Catania, Messina ed Enna; Attualmente, la DOP Monte Etna riguarda circa 45 soggetti di filiera fra produttori, frantoiani e confezionatori, con oltre 150 ettari di superficie certificata e circa 400/500 quintali di olio prodotto immesso sul mercato. La proposta riguarda l’inclusione di altri 1400 ettari con 160.000 piante e oltre 1.200 aziende di piccola e media dimensione. Verrebbero inclusi i comuni dell’area orientale dell’Etna.

“Un’occasione imperdibile – afferma Giosuè Catania – per continuare a produrre extravergine di qualità e aggiungere valore a un territorio che registra sempre maggiore interesse sotto il profilo turistico, naturalistico ed enogastronomico”.

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