Dolce, salato, inebriatoRubriche

Anche quest’anno, la finale di The Vero Bartender ha premiato il migliore mixologist tra i circa 200 partecipanti al Talent promosso da Amaro Montenegro.

La giornata di ieri ha visto confrontarsi i 6 bartender finalisti, arrivati all’ultima sfida in una cornice ricca di fascino, la Fonderia Napoleonica Eugenia, dopo aver superato un’intensa selezione e le due semifinali di Milano e Roma.

Mattia Cilia

Ad aggiudicarsi il titolo di Vero Bartender 2018 è stato Michael Limoni. Originario di Faenza, Michael si è perfezionato nel settore con studi e seminari, fino a diventare Head Bartender al Cafè del Viale di Faenza. Per vincere ha dovuto confrontarsi con i 5 sfidanti di questa finale: Valerio Sordi, per gli amici Mezval, brianzolo di origini romane; Andrea Villani, nato in provincia di Ferrara; Mattia Cilia, siciliano; Giovanni Badolato, milanese; Mauro Cortese, originario di Napoli.

Il nuovo Vero Bartender 2018 è stato selezionato da una giuria composta da alcuni tra i massimi esponenti del settore: Matteo Bonoli, Master Herbalist di Amaro Montenegro, Daniele Gentili, cocktail Innovator di calibro internazionale, Stefano Nincevich, giornalista e “intenditore esperto di tutto ciò che fa bar” e Christian Costardi, chef “salato” del ristorante stellato Christian e Manuel.

La prima prova della giornata è stata dedicata alla preparazione del “Twist On Classic”, quest’anno resa più impegnativa dalla contaminazione con l’alta gastronomia. Infatti, i partecipanti hanno dovuto presentare un cocktail che usasse almeno una delle erbe aromatiche alla base della ricetta di Amaro Montenegro, fosse ispirato a una tecnica culinaria applicata alla Mixology e avesse un garnish commestibile.

Anche la prova conclusiva, la “Secret Box”, è stata ispirata all’alta cucina. A ogni finalista è stata consegnato un contenitore contenente un food side realizzato ad hoc dallo Chef, richiamando elementi della cucina regionale italiana con una o più erbe aromatiche alla base di Amaro Montenegro. I contendenti si sono ispirati a questo piatto per realizzare un drink originale, utilizzando gli ingredienti disponibili in un apposito Corner Shop.

Michael Limoni ha vinto con il cocktail “Monte Anelavo”, che gli aprirà le porte della grande Finale Global di Bologna, dove incontrerà gli altri 9 finalisti internazionali.

Il vincitore sarà invitato a esibirsi dietro al prestigioso bancone del Bar Convent Brooklyn, il 12 e 13 giugno 2019.

 “L’edizione di The Vero Bartender 2018 dimostra da un lato il crescente interesse verso la mixology e la disponibilità di straordinari talenti che ci sono in Italia, dall’altro la forza e la modernità del brand Amaro Montenegro anche al di fuori del nostro Paese. Dopo la finale italiana, infatti, a fine novembre si terrà anche una finale internazionale a Bologna”, ha dichiarato Alessandro Soleschi, Marketing Manager Spirit del Gruppo Montenegro“Continuiamo a ispirare passione e voglia di innovare con un talent ancora più sfidante, che nel 2018 ha coinvolto circa 200 bartender. Un risultato che ci rende orgogliosi e che ci dà tantissima carica verso il futuro”.

I profili del vincitore e dei 5 finalisti:

Michael Limoni, nato a Faenza, per diversi anni coltiva entrambe le passioni dello sport e della miscelazione. Poi, ispirato dalle figure del Bartending internazionale, si dedica al perfezionamento nel settore Bar con studi e seminari, fino a diventare Beverage Supervisor e Consulting per La Fenice Catering & Banqueting, e Head Bartender al Cafè del Viale di Faenza, che ha contribuito a trasformare in un locale di qualità con cucina a vista. Per continuare a crescere, esprime il suo spirito libero con il motto DRINK’N’ROLL.

Valerio Sordi, per gli amici Mezval, brianzolo di origini romane, inizia con una whiskyteca al fianco del padre, commercialista ma sommelier e appassionato del beverage. La stessa passione oggi lo ha portato dopo anni di preparazione a lanciare un nuovo format al Club Decò di Milano.

Andrea Villani, nato in provincia di Ferrara, impara l’arte della cucina nel ristorante di famiglia tra i canali di Comacchio.  La passione per il mondo del bar inizia a 16 anni e dopo il diploma lo avvicina al mondo Tiki al banco dell’Escape Cafe di Luigi Barone a Parma. Attualmente ha trovato la sua dimensione al Nu Lounge bar a Bologna. Coltiva il sogno di un locale tutto suo dallo stile tropicale.

Mattia Cilia, siciliano, si trasferisce con la famiglia a Stresa, dove a 14 anni inizia a muovere i primi passi nella ristorazione. Presto la passione per il bartending lo porta al Milk&Honey di Londra, che gli regala la possibilità di misurarsi con i migliori. Tornato in Sicilia fonda la Mixology’s Living Room Academy di Ragusa e collabora con diversi chef. Il suo nuovo progetto è far crescere il Vinicolo di Catania.

Giovanni Badolato frequenta a Milano il corso A.I.B.E.S. a 18 anni e lavorando come barista si paga un’esperienza in Australia. Quando ritorna in Italia, dopo un periodo allo Sheraton approda in un importante bistrot e arriva in finale al Talent di Amaro Montenegro del 2017.  Oggi lavora al Metropolita, cocktail bar recentemente aperto nel cuore del quartiere Flaminio a Roma.

Originario di Napoli, Mauro Cortese, dopo aver lavorato allo Shaker Club e al Festina di Aversa (Caserta), attualmente miscela al Galvin at Window 28th floor dell’hotel Hilton di Londra. Sogna di rimettere in gioco, magari rivisitate, le ricette che hanno fatto la storia della miscelazione, che chiama i “lost and found cocktails”, per sottolineare il legame con un illustre passato.

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