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Il drammaturgo e regista Francesco Randazzo ha vinto il prestigioso Premio Fersen alla drammaturgia italiana 2018, sezione monologhi, con l’opera “Clité”. La cerimonia di premiazione e di presentazione dei vincitori si svolgerà mercoledì 5 Dicembre a partire dalle 16.30 al Piccolo Teatro, Chiostro Nina Vinchi, via Rovello 2, Milano .
Il Premio Fersen alla regia e alla drammaturgia italiana, diretto da Ombretta De Biase, è giunto alla 14^ edizione. L’attore Franco Mirabella, poliedrico talento siciliano, leggerà un brano dal testo.

Già nel 2005, Randazzo aveva vinto nella sezione drammatugica dello stesso premio con il testo “Dialogo col bambino”, a tredici anni di distanza fa il bis del prestigioso riconoscimento con il suo monologo “Clité”:
Ad Argo, millenni fa come anche potrebbe essere oggi, Oreste torna per vendicare il padre Agamennone, ucciso da sua madre Clitennestra e dal suo amante Egisto. Sulla soglia della stanza materna, appare, furibondo, ma indeciso, fomentato alla vendetta ma pur sempre figlio, combattuto tra opposti sentimenti come un Amleto mediterraneo al cospetto della sua dirompente, estroversa, totalizzante genitrice, che lo vede e…
Viene assalito da sua madre, la grande madre mediterranea, la madre più irruente che l’antropologia abbia potuto produrre in millenni. Clitè, che parla tutte le lingue delle madri, che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, che rivela a quel bambolone di Orè tutte le magagne di famiglia senza peli sulla lingua, bruscamente, la madre matrona che lo vuole ingozzare, far sentire in colpa, impietosire, aggredire, insultare, innfine sfidare. Lei sa che morirà, ma perché rendergliela facile?
Scritto in un buffissimo miscuglio di lingue e dialetti, il testo è una grande prova d’attore, un fuoco d’artificio scenico e interpretativo coinvolgente, esilarante. Ma anche e soprattutto un inno alla ribellione femminile contro la prevaricazione della storia scritta dagli uomini, la presa di posizione forte e pervicace di una donna, Clitennestra, che da simbolo del tradimento, ribalta la narrazione dei fatti, afferma le ragioni, umanissime della propria esasperata reazione a tutte le violenze e le ingiustizie subite.

Francesco Randazzo (Ph. Antonio-Parrinello)

Randazzo è tra i drammaturghi italiani più premiati e rappresentati all’estero (Canada, Usa, Croazia, Slovenia, Spagna, Cile, Perù, Argentina, Colombia, Algeria, Francia, Belgio). È attivo in Italia e all’estero come regista e autore per importanti teatri e festival, fra i quali: Todi Festival, Teatro Stabile di Catania, Ortigia Festival, Narodno Kazaliste “I Zaic” di Rijeka, Festival di Dubrovnik, Teatro Nacional Juvenil de Venezuela, Teatro IT&D di Zagabria, Playwright Festival of New York, Festival des Films du Monde di Montreal. Fondatore della Compagnia degli Ostinati – Officina Teatro, della quale è stato direttore artistico. Ha pubblicato con vari editori, testi teatrali, poesie, racconti e due romanzi; ha ottenuto numerosi riconoscimenti in premi di drammaturgia e letteratura, nazionali e internazionali. Parallelamente ha svolto attività didattica con corsi di recitazione, regia, drammaturgia e scrittura creativa, storia dello spettacolo, stages e conferenze per varie istituzioni pubbliche e private, fra le quali: Scuola di Teatro Antico dell’Istituto nazionale del Dramma Antico, Cinars Montreal, TNJV Caracas, Centro Teatro Educazione-Ente Teatrale Italiano, Centro Studi Uilt, New York University, Ostinati Open Studio, International Acting School Rome, Université Le Mirail Toulouse, Universidad Católica de Chile.

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