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Domani, giovedì 15 Novembre, alle 15,30, al Dipartimento di Scienze chimiche, si terrà l’incontro dal titolo “La chimica nel terzo millennio: divulgazione, miti e bufale”, organizzato dalla Sezione Sicilia del Gruppo inter-divisionale per la diffusione della cultura chimica della Società Chimica Italiana (SCI). Interverranno ricercatori e tecnici esperti del settore come Pietro Greco – giornalista scientifico e scrittore, collaboratore di numerose testate scientifiche e universitarie, tra i conduttori di Radio3Scienza – che si soffermerà sul tema “L’immagine della Chimica sui media tradizionali”.

A seguire Sara Tortorella, coordinatrice del Gruppo interdivisionale per la Diffusione della Cultura Chimica della SCI, interverrà sull’attualissimo problema delle fake news e il ruolo chiave dei social media nella propagazione di questo fenomeno: “Non è vero ma ci credo: la bella vita delle fake news nell’era dei social media”, mentre Renato Noto, già professore ordinario di Chimica organica all’Università di Palermo, presenterà il sapere chimico secondo un approccio divulgativo nella relazione “Conversazione pseudo-scientifica con un’amica casalinga: dal laboratorio alla tavola”. Chiuderà l’incontro Matteo Guidotti (Istituto Scienze e Tecnologie Molecolari del CNR, Milano), con la relazione “Tra il bianco e il nero: la Chimica, una scala di grigi”.

Apriranno i lavori il direttore del dipartimento di Scienze chimiche, Roberto Purrello, e il prof. Guido De Guidi (coordinatore per l’Università di Catania della sezione Chimica del Piano Nazionale Lauree Scientifiche), insieme con il prof. Giuseppe Musumarra, presidente Sezione Sicilia della SCI.

L’evento, rivolto al grande pubblico, vuole essere un’occasione per divulgare il sapere delle scienze chimiche in un periodo storico in cui l’esponenziale crescita sul web di informazioni non controllate e lo scarso livello di cultura scientifica rendono necessaria e socialmente utile un’opera di informazione e di educazione al sapere chimico.

Favorire la diffusione di una cultura e di una mentalità aperta e critica e la circolazione di informazioni corrette sulla chimica possono contribuire, inoltre, a restituire a tale disciplina un significato positivo, lontano dall’esperienza attuale che non la percepisce come scienza capace di risolvere problemi in campo economico e sociale e quindi utile alla comunità.

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