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Domani, venerdì 23 Novembre alle ore 20.00, nella Sala del Centro Giovani di Nicolosi, in via Angelo Musco 2/A, alle ore 20.00, l’Amministrazione comunale e la Compagnia Amici del Teatro di Nicolosi, ricorderanno l’amico, attore, autore e regista Nuccio Pappalardo, scomparso lo scorso 30 Ottobre, dopo una lunga malattia, lasciando un vuoto non solo nella comunità nicolosita ma anche tra i suoi compagni di vita, tra coloro che con lui calcavano da anni le tavole del palcoscenico, riscuotendo applausi e consensi nell’hinterland etneo e nell’intera Penisola.

Nuccio ed Agata, compagni di vita (2008)

Apprezzato per le sue qualità umane, per il suo garbo e sensibilità, prima ancora che per le qualità di attore e regista, sempre allegro e positivo, Nuccio Pappalardo, già dirigente del Comune di Nicolosi, fondò nel 1971 la compagnia “Amici del Teatro di Nicolosi”, che negli anni ha ottenuto notevoli risultati ed apprezzamenti, contribuendo con le sue rappresentazioni, con il suo operato, puntuale e di qualità, alla crescita culturale di Nicolosi, paese al quale era legatissimo e nel quale si è sempre distinto, per garbo, competenza e stile, come dirigente al Comune, sulle tavole del palcoscenico, con gli amici e nella vita di tutti i giorni.

Due amici: Maurizio e Nuccio

Nato il 30 Marzo del 1941, Nuccio Pappalardo fondatore e presiden­te della Compagnia del Teatro Stabile di Nicolosi, “Amici del Teatro”, fiore al­l’occhiello del panorama culturale etneo, è stato un profondo conoscitore degli autori sici­liani (Verga, Martoglio, Capuana, Pirandello), cultore e appas­sionato della produzione teatrale dialettale che abbraccia anche quella partenopea del suo tanto amato Eduardo De Filippo. Ricordiamo infatti i tanti  liberi adattamenti e riduzioni di pièce che hanno riscosso i consensi, gli apprezzamenti di critica e pubblico. Con la sua allegria, pacatezza ed estrema umiltà, riusciva sempre a trovare una soluzione, sia come dirigente al Comune che come attore con i suoi “Amici del Teatro” e come uomo tra i tanti problemi della vita quotidiana. Ed il teatro gli dava tanta forza: gli bastava guardare negli occhi la sua compagna di vita e d’arte di sempre Agata o i suoi allievi e compagni di palcoscenico per dimenticare ogni preoccupazione, contrattempo o difficoltà.

Nuccio Pappalardo il teatro lo aveva nelle vene ed è diventato via via il perno, la ragione della sua  stessa vita e nel corso degli anni, da quel lontano 1971,  tantissimi sono stati i cartelloni teatrali che la sua compagnia ha varato portando in giro per la Sicilia e l’Ita­lia svariati spettacoli. Numerosissimi i riconoscimenti, i premi ricevuti, dal Premio “Akis” come miglior regia nel 2002, al premio “Le Masche­re” come miglior attore protagonista nel 2008, fino al recente Premio Na­zionale Fitalia come miglior attore non protagonista nel 2014. Applausi, targhe, riconoscimenti, applausi che non lo esaltavano, non intaccavano la sua semplicità ed umiltà, caratteristica peculiare del suo carattere.

Nuccio Pappalardo nel suo studio

In una delle tante interviste che mi ha rilasciato- in occasione della nuova stagione di prosa, parliamo del 2007- mi aveva detto, tra le tante altre cose, sulle sue preferenze come attore ed autore: “Ho sempre apprezzato nelle opere teatrali quella drammaturgia che nasce, quasi imprevista, dalla quotidianità di una vita familiare e che riesce a mettere a nudo i sentimenti più profondi del personaggio. Il teatro di Eduardo, per esempio, ritengo che abbia questa caratteristica. Le miserie umane, oppure le vite vissute miseramente mi affascinano. Sento molto vicini al mio modo di sentire i “vinti” verghiani. Rovistando fra i brandelli di quelle vite di stenti indicibili si scopre con grande emozione tutto il bene e tutto il male di cui siamo portatori. Non ho mai trascurato, però, di interessarmi alla commedia brillante, grottesca o farsesca che sia, che permette al regista di sbizzarrirsi nelle invenzioni di “soggetti”, lazzi ecc. la cui validità, nel momento della rappresentazione, ti viene confermata dallo spettatore con l’applauso o smentita con il silenzio”.

Compagnia Amici del Teatro

Forse ancora i suoi affezionati “Amici del Teatro”, la sua compagna di vita Agata, i parenti, i tanti amici ed il sottoscritto, non si sono resi conto della sua scomparsa. Effettivamente Nuccio, l’amico, l’attore, il compagno di tante giornate divertenti, non è andato via, ha solo cambiato stanza, è sempre vicino a tutti noi, protegge la sua Nicolosi, la sua Agata ed i suoi “Amici del Teatro” e da lassù o dalla stanza accanto sorride e ci sostiene, ci spinge ad andare sempre avanti. Ciao Nuccio. Ciao Signore nella vita ed “Amico del Teatro”.

“Già Dirigente del Comune di Nicolosi, – sottolinea il primo cittadino di Nicolosi, Angelo PulvirentiNuccio Pappalardo possedeva doti umane, competenze e capacità professionali di altissimo livello, che generosamente ha sempre messo al servizio dell’intera Comunità. Attore e Regista raffinato e competente con il suo grande impegno artistico e il suo amore per il Teatro ha arricchito tutti noi di quel bene primario che è la Cultura”.

Queste, infine, le parole di Nino Bonanno, suo fraterno amico, attore, autore e collega in tanti anni al Comune di Nicolosi: “Quannu perdi n’amicu si fermunu i paroli , s’affuddanu i ricordi , si dumanna unni haiu sbagghiatu, si putevi fari e non facisti , si putevi dirici e non ci dicisti, sì ti pirdunava mancanzi mai fatti, si vuleva parrari ancora e non parrasti, quannu si perdi n’amicu si porta n’ pezzu di la to’ vita….ciao me’ frati”.

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