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Domani, 6 Dicembre, al MA di Catania, il club di via Vela da 14 anni palcoscenico privilegiato per la musica e per la variegate arti dell’intrattenimento, secondo appuntamento di Slang / linguaggi il format dove i linguaggi “in scena” sono quelli della strada, dell’arte, del cibo e della musica. Slang è incontro di linguaggi, produzioni e amici, realizzato dal MA in collaborazione con Scenahiphopsiciliana, Leggo. Presente indicativo, English Plus Academy, Wawy Web Agency e Matrioska live & clubbing. Slang è una festa che suona hip-hop, afro, latin, funk e jazz. Slang è il giovedì: l’ingresso è libero, si inizia alle 20 e si finisce alle 2.

Protagonista dell’episodio n. 1 di giovedì 6 Dicembre è lo scrittore Alessandro Baricco che sarà intervistato sul palco da Giuseppe Lorenti per parlare del suo ultimo libro “The Game”, Einaudi editore, appuntamento organizzato da “Leggo. Presente indicativo”. Questo il programma della serata: dalle 20 open gates con aperitivo, djset e mostra Recovery Art Painting di Davide Aricò. Dalle 21 la presentazione di “The Game”, con Baricco in Teatro. Dalle 22.30 la festa continua in Birreria con gli amici di Scenahiphopsiciliana, i djset funk e hip hop di Massimo Napoli e Mo Bò e le performance del musicista senegalese Jhonnys Bawdon.

Il libro: “The Game”. Quella che stiamo vivendo non è solo una rivoluzione tecnologica fatta di nuovi oggetti, ma il risultato di un’insurrezione mentale. Chi l’ha innescata – dai pionieri di Internet all’inventore dell’iPhone – non aveva in mente un progetto preciso se non questo, affascinante e selvaggio: rendere impossibile la ripetizione di una tragedia come quella del Novecento. Niente più confini, niente più élite, niente più caste sacerdotali, politiche, intellettuali. Uno dei concetti più cari all’uomo analogico, la verità, diventa improvvisamente sfocato, mobile, instabile. I problemi sono tradotti in partite da vincere in un gioco per adulti-bambini. Perché questo è The Game.

Prima scena. Calciobalilla, flipper, videogioco. Prendetevi mezz’ora e passate dall’uno all’altro, in quest’ordine. Pensavate di giocare, invece avete attraversato lo spazio che separa una civiltà, quella analogica, da un’altra, quella digitale. Siete migrati in un mondo nuovo: leggero, veloce, immateriale. Seconda scena. Prendete l’icona che per secoli ha racchiuso in sé il senso della nostra civiltà: uomo-spada-cavallo. Confrontatela con questa: uomo-tastiera-schermo. E avrete di fronte agli occhi la mutazione in atto. Un sisma che ha ridisegnato la postura di noi umani in modo spettacolare. Niente più confini, niente più élite, niente più caste sacerdotali, politiche, intellettuali. I problemi sono tradotti in partite da vincere in un gioco per adulti – bambini. Perché questo è The Game.

“Qualsiasi cosa si pensi del Game, è un pensiero inutile se non parte dalla premessa che il Game è la nostra assicurazione contro l’incubo del Novecento. La sua strategia ha funzionato, oggi le condizioni perché una tragedia come quella si ripeta sono state smantellate. Ormai ci siamo abituati, ma non va mai dimenticato che c’è stato un tempo in cui, per un risultato del genere, avremmo dato qualsiasi cosa. Oggi, se ci chiedono in cambio di lasciare la nostra mail ci innervosiamo”.

L’autore. Alessandro Baricco nato a Torino nel 1958. Ha pubblicato testi di narrativa e di saggistica, tra i quali “Castelli di rabbia, “Oceano Mare”, “Novecento”. Per Einaudi ha pubblicato il suo primo libro, Il genio in fuga (1988 e 2006), Totem. L’ultima tournée (2003) e The Game (2018). Ha fondato e dirige la “Scuola Holden” di Torino.

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