Cronaca

“La Giornata internazionale per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza”, per iniziativa della presidente prof.ssa Santuzza Quattrocchi e del consiglio direttivo dell’Associazione Ex Allieve del Collegio delle Suore Domenicane del Sacro Cuore di Gesù di via Milano, è stata celebrata solennemente con una dotta conferenza dello scrittore, regista cinevideotelevisivo, giornalista pubblicista, prof. Giuseppe Paradiso, per molti anni docente nei corsi universitari D.U. e nei corsi di laurea “Tecnica della riabilitazione psichiatrica” dell’istituto di Psichiatria dell’Università di Catania, che ha intrattenuto il folto pubblico, intervenuto nel noto e benemerito ambiente educativo-formativo d’eccellenza, sui problemi dell’infanzia, quelli che c’erano nel passato e quelli del presente.

  L’oratore ha esordito affermando che l’attuale situazione dell’infanzia in tante parti del mondo è molto grave e che nel <terzo mondo> 200 milioni di bambini sono a rischio della vita per mal nutrizione e malattie, per non parlare dei molti bimbi che muoiono per le violenze d’ogni tipo e per le guerre ed ha continuato precisando che soprattutto l’incuria verso i più piccoli rappresenta una delle turbative dell’infanzia anche nel mondo occidentale e ancora oggi non è cessata del tutto.

  “L’infanzia -ha detto il professore- è il momento più delicato. Ciò che accade in quel periodo al bambino si riflette in seguito, allorché diventa adulto: traumi, sopraffazioni, false convinzioni, incongruenze e paure inculcate dagli educatori vengono assimilati dai minori e creano nevrosi e disturbi della personalità”. Citando Freud, egli ha messo in evidenza che “se un adulto ha angosce e disturbi emozionali, nella maggior parte dei casi la causa di tali malesseri è da ricercare nell’infanzia”. L’oratore ha poi sottolineato che spesso è trascurata l’educazione mentale nei primi anni dei minori. Si parla di ecologia e bisognerebbe che la mente dei minori venisse curata in modo <ecologico>, ossia in maniera intelligente, come purtroppo non sempre avviene. Se i minori sono educati con una serena visione della vita e un corretto modo di ragionare, si avranno personalità equilibrate.

   Il prof. Paradiso ha, poi, proiettato un interessantissimo power point “Prigionieri dell’infanzia”, che traccia un quadro della vita minorile durante i secoli passati e ai giorni nostri, e ricorda che alcune illustri personalità come Luigi Capuana, Gabriele D’Annunzio, Giuseppe Verdi, Albert Einstein, Edmondo De Amicis e pedagogisti come Jean Jacques Rousseau e Maria Montessori non si sono curati dei minori, al contrario di altri adulti, come il genitore di Mozart e il nonno di Arturo Toscanini, i quali hanno contribuito a far crescere talenti di grande valore. L’oratore ha ribadito che “se la vita mentale è serena e ben guidata nel periodo dell’infanzia, essa fa sviluppare personalità di rilievo, se invece l’infanzia è maltrattata, se il minore subisce violenze e soprusi, finisce sempre per incappare nelle nevrosi e nella distorsione di personalità”.

   Egli ha ricordato, inoltre, le gravi sventure nelle quali sono incorsi nel passato e ancor oggi incorrono i minori: l’estenuante ed inumano lavoro infantile, la crudele militarizzazione che comporta l’utilizzo dei minori per guerre, spesso <civili e fratricide>, le violenze corporali, lo sfruttamento sessuale, l’assunzione di droghe e la piaga del bullismo.

   Lo straordinario ed interessantissimo excursus storico e psicologico sui minori, conclusosi con un breve commento dei principali <diritti dell’infanzia> (diritto di sopravvivenza, ad avere una propria opinione, e poterla esprimere, libertà di pensiero e di coscienza, di essere tutelato contro i maltrattamenti e gli sfruttamenti…etc.), elencati nella Convenzione approvata il 20 novembre 1989 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, è stato seguito con molta attenzione dai presenti che hanno manifestato il loro vivo apprezzamento con un prolungato applauso.

  Antonino Blandini

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