Cronaca

 L’eco mediatica delle recenti vicende giudiziarie che hanno coinvolto alcune ONG operanti nel Mar Mediterraneo, rischia di arrecare un ingiusto danno non solo di immagine alle tante Organizzazioni Non Governative che, diuturnamente e senza clamori e pubblicità, in tutto il pianeta, svolgono un importantissimo ed insostituibile ruolo di tutela dei Diritti Umani, dando voce, anche all’ONU, a popoli, comunità e persone contro gli abusi e le violazioni dei propri sacrosanti diritti.

   Il Convegno dal tema “Il ruolo e le funzioni delle organizzazioni non governative a tutela dei diritti della persona umana”, promosso dal Centro Studi giuridici e sociali “Jacques Maritain” e da “Carmelite NGO sede Europea” in Catania e svoltosi nell’aula magna del Rettorato dell’Università, ha avuto la finalità di  contribuire ad evitare che, nell’opinione pubblica, si consolidi una visione distorta del fenomeno sia in relazione al ruolo e alle funzioni delle ONG nell’ambito della comunità internazionale, sia alle risposte concrete dalle stesse garantite a tutela dei diritti fondamentali della persona umana e dei popoli.

   Il prorettore dell’Università, prof. Giancarlo Magnano di San Lio, che riveste anche l’incarico di presidente della Società di Storia Patria per la Sicilia Orientale, ho portato anche i saluti del magnifico rettore, prof. Francesco Basile, ed ha augurato pieno successo alla lodevole iniziativa che onora il mondo socio-culturale della città.

   L’avv. Andrea Ventimiglia, membro team Coordinamento Carmelite NGO, nell’introdurre i lavori ha spiegato le finalità del convegno e ricordato tutte le iniziative di solidarietà sociale e benefiche svolte dalla Caritas Carmelitana Italiana sul territorio nazionale, nonché i progetti della Carmelite NGO per il diritto all’alimentazione, per la riduzione del riscaldamento del pianeta e per la tutela delle donne e dei minori contro ogni forma di violenza.

La prima relazione è stata svolta dal prof. Rosario Sapienza, ordinario di Diritto Internazionale, il quale ha esordito dicendo che le ONG appartengono alla categoria degli attori non statali del Diritto Internazionale, categoria composita nella quale rientrano tutte le entità diverse dagli stati ed ha sottolineato come, benché la denominazione attori non statali possa far pensare ad un ruolo subalterno di questi attori rispetto agli Stati, in realtà, da studi e ricerche recenti, risulta che molte di queste organizzazioni internazionali non governative siano state costituire ancor prima della configurazione della Comunità internazionale degli Stati. Le ONG, dunque, come l’oratore ha dimostrato con numerosi esempi, sono attori di primo piano sulla scena internazionale.

   Il viceprefetto, dr.ssa Licia Messina, ha chiarito la composizione e le funzioni delle commissioni territoriali per la protezione internazionale, ha spiegato la procedura per il riconoscimento dello status di rifugiato ed, infine, ha indicato le linee guida seguite dalla commissione di cui è presidente.

   Il prof. Vincenzo Bonomo, ordinario di Diritto Internazionale e magnifico rettore della Pontifica Università Lateranense, ha inquadrato il fenomeno delle organizzazioni non governative di ispirazione cattolica facendolo risalire al periodo della Società delle Nazioni e la collaborazione con le diverse istanze internazionali dell’epoca, per poi passare alla strutturazione di rapporti tra queste organizzazioni e l’ONU e le sue agenzie specializzate. Ha poi indicato l’evoluzione del Diritto Canonico che ha riguardato le ONG d’ispirazione cattolica, fino alla costituzione del Forum permanente avviata nel 2007, ma resa operativa solo nel novembre 2017. Lo studioso infine ha sottolineato il ruolo così come delineato nello statuto del Forum e aperto alle questioni sociali e alla dimensione ecclesiale.

   L’avv. Antonio Bellia, presidente della zona 11 distretto 108 Yb Sicilia del Lions International, ha ricordato che i Lions sono la più grande organizzazione solidale del mondo: dal 1917 ha attuato progetti a tutela dei più deboli anche in sinergia con altri enti in diversi ambiti sociali.

   La dr.ssa Emanuela Consoli, pedagogista, tecnico della riabilitazione psichiatrica  e volontaria del Centro Astalli per l’assistenza agli immigrati, ha auspicato da parte delle istituzioni una diversa concezione del concetto di accoglienza che non può prescindere dalla tutela dei diritti della persona.

   Il dr Giuseppe Morelli, delegato Giustizia, pace e salvaguardia del Creato OFS del Lazio, dopo aver indicato quanto garantito sul territorio dalle ONG francescane, ha auspicato “la sussidiarietà degli Stati e degli organismi burocratici rispetto ai cittadini, alle famiglie e alle comunità e non viceversa”.

   Il dr Salvo Pappalardo, referente Caritas diocesana per l’immigrazione, ha ricordato tutti i servizi svolti presso i centri della Caritas per i bisogni primari degli utenti che non sono solo gli immigrati ma anche gli italiani in particolare disagio economico.

   Il convegno è stato egregiamente condotto dalla prof.ssa Adele Colombo, coordinatrice comunale del Centro Studi “J. Maritain” di Catania, la quale ha anche moderato il dibattito ed ha concluso i lavori sottolineando la necessità di integrare diversi piani di intervento e di rafforzare la coesione di intenti e di pratiche applicate per creare una più grande comunità accomunata da un sentire universale che metta al centro dell’attenzione il pieno rispetto della persona umana.

 Antonino Blandini 

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