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A Tremestieri Etneo, la città insignita del titolo di “Presepiopoli 1991-1992” dall’associazione “Amici del Presepio delle Madonie e della Sicilia” in quanto vincitrice del “Praesepium Siciliae” per il celebre “miglior presepe vivente” che, purtroppo, non viene più realizzato da anni e che si svolgeva negli spazi della collinetta della chiesa madre a cura della parrocchia Santa Maria della Pace, quest’anno c’è una novità. Che parte sempre dalla stessa parrocchia che ha ora allestito un “presepe diffuso” (in realtà, però, non sappiamo se ne esistono di altri nella nostra provincia). Ed è un presepe “diffuso” perchè, come per altre esperienze, per esempio in campo alberghiero e turistico, le varie scene della Natività sono disposte in luoghi e spazi diversi, accomunati solamente dal fine di rappresentare i quadri e i territori tipici del presepe con la scena ultima (o centrale, a seconda dei casi) della stalla-grotta con il bambino Gesù.

A fare da base ai vari quadri ed ambienti sono, infatti, gli altari delle due navate laterali della chiesa, precisamente i sei altari riconvertiti in luoghi e paesaggi ricchi di particolari e forse, e senza forse, più ricchi di quelli tradizionali allestiti di anno in anno nella parrocchia in un’unica sede.

Grazia Chiappara, Maria Grazia Strada, Piero Arena, Luca Montana, Giovanna Contino e Cinzia Polizzi da bravi e genuini artisti artigianali hanno preparato pazientemente giorno dopo giorno il presepe, potendo arricchire di nuove sfumature e particolari le scene tradizionali, come quella dei mestieri o del mercato o quella finale della Natività, nell’altare del Cristo Crocifisso, con accanto alla stalla una barca rotta, come segno di sconfitta e di dolore e dei tanti crocifissi della storia di oggi.

Alla novità segnaliamo però una bella tradizione di presepe “classico”, quello della famiglia Giuffrida, nella frazione di Piano Tremestieri, al civico 7 di via della Sciara. Tutta l’ampia zona garage è un tipico presepe, con parti animate, musiche e luci nelle varie fasi del giorno. Soprattutto è la storia di Gesù, dall’annunciazione, alla nascita (è la parte centrale, ben messa in evidenza), alla fuga in Egitto, alla presentazione al tempio ecc. ecc., insomma tutta la storia terrena del Cristo fino alla crocifissione e alla risurrezione. Un presepe che, tutto realizzato a più mani con amore e passione e tanto tempo dedicato, è una sacra rappresentazione a tutti gli effetti del “Verbo che si è fatto carne ed è venuto in mezzo a noi” (Gv 1,14). “Ogni anno”, dice il capofamiglia Rosario, “aggiungiamo nuovi particolari, disponiamo in maniera diversa questa o quella scena”, e il risultato, diciamo noi, è sempre fonte di stupore e di ammirazione. Il presepe dei Giuffrida è visitabile tutti i giorni, con ingresso libero (ore 10-12, 16 -18 e 19-20, per info 3687880711).

E di tradizionale, a Tremestieri c’è anche la novena, perché tipicamente celebrata nelle prime ore dell’alba. Alle 5:00 in pieno buio della notte, ecco il suono delle campane della chiesa madre a fare da sveglia, poi alle 5:30 l’inizio dell’antica recita della novena con i canti e testi in dialetto siciliano, quindi la celebrazione della Messa e, per finire, accompagnati dalle note di una ciaramella, una fraterna e attesa colazione preparata dai vari gruppi presenti in parrocchia e condivisa, prima di andare a lavoro o ritornare a casa. Se da parecchi anni, appunto, si continua questa bella tradizione della novena mattutina, vuol dire che ne vale proprio la pena di prepararsi al Natale in questo modo. Quindi, provare per credere!

Vincenzo Caruso

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