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A Catania, nel clima sereno e gioioso tipico del tempo liturgico d’Avvento del Signore, in preparazione alla solennità della Natività di Gesù Cristo, l’Associazione ex allieve del Collegio “Sacro Cuore di Gesù” delle suore domenicane di via Milano ha ospitato uno spettacolo molto gradevole e godibile.

Il noto Quartetto catanese Soli Bassi, presentato con augurale e contagioso entusiasmo dall’infaticabile presidente, prof.ssa Santuzza Quattrocchi Paradiso, ha offerto con meritato successo lo spettacolo “Il Natale: come era…come è”, curiosità, canti, proverbi e racconti, accompagnati dalle suggestive melodie natalizie”.

I maestri Lucia Inguscio, Loredana Midolo e Tiziana Cavaleri al violoncello e Patria Privitera al contrabbasso insieme al soprano Maria Grazia Tringale e al prof. Davide A.S.Gullotta nel ruolo di impareggiabile narratore, hanno incantato il numeroso pubblico presente con l’esecuzione di un concerto di straordinaria ed intensa qualità artistica che ha affiancato la recita di brani letterari, canori, poetici, che l’antica storia del nostro popolo ha prodotto nei secoli pervasi da quella profonda religiosità ancora emergente all’attenzione e alla sensibilità di noi contemporanei grazie alla professionalità, alla passione e alla maestria di cultori del bello e del buono, come il <regista> Gullotta, che la genuina tradizione siciliana ci ha consegnato.

L’antico dicembre siciliano è ricco di molteplici e popolari memorie religiose che vengono spesso dimenticate, dissolte nel tempo. Col ricordare il passato e i racconti dei nostri avi, lo spettacolo dei Soli Bassi ha introdotto gli spettatori, con nostalgia e rinnovata curiosità, nel cuore delle tradizioni della nostra terra, facendoli immergere nelle delicate e tenere atmosfere dei giorni di festa natalizia di un tempo anche non troppo remoto.

E’ stata una rara occasione per riscoprire le nostre radici culturali in cui la pratica religiosa è parte fondamentale e cominciare un viaggio alla scoperta della celebrazione del Natale nel mondo, offrendo recondite emozioni che mirano a risvegliare i dolci ricordi e sentimenti legati alle memorie della nostra cultura. Il nutrito repertorio brillantemente eseguito, dà l’idea della ricchezza delle testimonianze offerte dalla bravura delle artiste.

Ogni racconto -L’Immacolata, Santa Lucia, La Cona, Novena e zampognari, Il presepe, poesia di Salvatore Quasimodo e Luigi Pirandello, Susi Pasturi, La simbologia del presepe, origini dell’albero e di Babbo Natale, L’epifania, pensiero di San Giovanni Paolo II- è stato intervallato da canti e musiche di grande effetto sentimentale e spirituale: Flower duet di Lakmé, Pur ti miro di Moteverdi, Canone di Pachelbel, La primavera di Vivaldi, Chanson du berceau di Schuman, Tu scendi dalle stelle di Sant’Alfonso Maria dei Liguori, Adeste fideles, Silent night, Carol of the bells, Brandemburghese n.3 di J.S. Bach, Amazing Grace. Un’ovazione di applausi con il fraterno scambio di auguri ha concluso la serata.

 Antonino Blandini

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