Cronaca

Puntuale, come avviene da oltre vent’anni, l’Associazione Hera festeggia il Natale e l’arrivo dell’Anno Nuovo con una riunione ludica e conviviale che sarà al tempo stesso l’occasione per ripercorrere gli obiettivi conseguiti nel 2018 al servizio delle coppie infertili.

L’appuntamento è per domenica 16 dicembre, negli accogliente Certosa dei Cavalieri di Acireale, dove, a partire dalle ore 9.30, confluiranno le famiglie che hanno coronato o anche solo intrapreso un progetto di  genitorialità. Un piccolo esercito di mamme, papà e figli, giovani, adolescenti, bambini, sarà chiamato a condividere la festa tra di loro e con gli operatori della medicina della riproduzione: un’aggregazione forte e condivisa, com’è nel costume di Hera, che rappresenta la maggiore e più importante associazione italiana del settore.

La festa sarà scandita dalla tradizionale tombola e dallo scambio di auguri, con regali e animazione per i più piccoli, fino al pranzo natalizio, prima del quale ci sarà il tempo di illustrare il bilancio – davvero lusinghiero – delle progettualità giunte in porto negli ultimi 12 mesi. Ripercorriamole in rapida successione. Anche nell’anno che volge al termine Hera ha dato piena continuità e valore allo “Sportello per la Fertilità” presso l’Assessorato all’Armonia Sociale e Welfare del Comune di Catania; l’associazione fa infatti parte della Rete Comunale delle Associazioni per l’Area delle Politiche Sociali di Catania, e coordina il Tavolo Salute e Benessere le cui attività hanno come scopo il miglioramento della qualità della vita delle persone e il sostegno per la risoluzione di problematiche socialmente rilevabili.

Di rilievo anche le altre iniziative che hanno preso corpo anche fuori dei confini provinciali e regionali. Il 16 marzo si è concluso il progetto realizzato da Hera nella scuola media “Leonardo Da Vinci” di Mascalucia, che ha affrontato tematiche come la prevenzione dell’infertilità, la tutela della salute riproduttiva e la genitorialità responsabile. Il 23 e 24 marzo l’associazione ha partecipato al Primo Congresso Regionale Siciliano della SIRU, svoltosi a Caltanissetta, in senso al quale ha esposto le esigenze e le domande dei pazienti agli operatori sanitari. L’8 giugno è stata presente alla Tavola Rotonda del Primo Congresso Regionale Calabro, per discutere lo stato dell’arte dei LEA – Livelli essenziali di assistenza.

«In Sicilia come nel resto d’Italia – sottolinea il presidente di Hera, Mario Gambera – l’impegno delle associazioni dei pazienti infertili appare cruciale per garantire democraticamente l’accesso alle cure riproduttive a tutte le coppie, senza creare disparità di condizioni. Siamo perciò pronti a scendere in campo e dialogare con fermezza di intenti, per rendere finalmente concreta l’applicazione dei LEA, rimasta finora sulla carta».

Sul piano più squisitamente medico, interviene il ginecologo Antonino Gugliemino, presidente della SIRU–Società Italiana della Riproduzione Umana e membro del direttivo di Hera, oltre che direttore del Centro UMR di Catania: «Accanto a quello dei Lea, un altro nodo da sciogliere è la definizione di adeguate linee-guida che consentano di uniformare i trattamenti, garantendo la buona pratica e la sicurezza delle cure. È questa una lacuna che la SIRU potrà subito affrontare, essendo stata riconosciuta dal Ministero della Salute tra le società scientifiche abilitate a stilare le suddette linee-guida, finalmente sottratte alla politica e alla burocrazia, e affidate invece ad esperti della materia, liberi da incrostazioni ideologiche. Per la prima volta in Italia ad occuparsene sarà la medicina della riproduzione: un grande passo in avanti nella tutela della salute tout court».

Se l’abilitazione ministeriale è arrivata all’inizio di novembre, già prima, il 17 settembre, l’Associazione era stata invitata dalla Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, nella persona dell’onorevole Stefania Mammì: una preziosa opportunità per esporre le questioni più rilevanti che riguardano le coppie con problemi riproduttivi e il riconoscimento concreto dei loro diritti di cittadini. Ovvero, come si è detto, l’accesso omogeneo alle prestazioni e l’attuazione dei LEA, in uno con la costruzione di percorsi diagnostici-terapeutici-assistenziali specifici, la preservazione della salute riproduttiva e la necessità di una legislazione chiara a fronte delle lacune della legge 40/2004.

Più di recente, il 16 novembre, all’interno del Secondo Congresso Nazionale di SIRU, Hera ha organizzato una sessione satellite che ha coinvolto le Associazioni dei Pazienti che si occupano non solo di infertilità, ma anche di malattie rare e genetiche, oncologiche ed infettive, endometriosi. I soggetti colpiti da queste patologie vivono infatti anche le problematiche legate alla genitorialità: dall’incontro è emersa la proposta, unanimemente condivisa, di procedere uniti per approdare ad un auspicabile coordinamento nazionale.

L’Associazione Hera è inoltre inserita nella ‘Rete per la Fertilità’ del territorio di Caltanissetta, un piano di sinergie che si propone di attivare sul territorio azioni di tipo informativo e formativo, rivolte alla cittadinanza e ai professionisti del mondo scolastico e socio-sanitario, alla luce degli obiettivi specificati dal Piano Nazionale per la Fertilità. Nel capoluogo nisseno, durante il recente Salus Festival del 22 e 23 novembre, Hera ha contribuito nel proprio stand ad informare la cittadinanza sulle tematiche descritte; è altresì intervenuta all’incontro con le scuole presso il CEFPAS e ha spiegato ai ragazzi il ruolo fondamentale che hanno nella nostra società le Associazioni dei cittadini-pazienti, le quali vigilano affinché siano rispettati i diritti fondamentali dell’uomo sia come cittadino che come paziente. Info www.associazione-hera.it

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