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Gallup International, il più grande network mondiale di istituti di ricerca indipendenti, di cui Doxa è partner per l’Italia e socio fondatore, ha pubblicato i risultati della 42esima edizione del sondaggio mondiale di fine anno sulle previsioni, le aspettative e le speranze dei cittadini di 55 paesi di tutto il mondo.

A sorpresa le previsioni di un migliore 2019 sono in crescita per la maggior parte delle persone intervistate nel continente Africano, tipicamente ottimista nonostante le condizioni di vita spesso difficili. Nel dettaglio: è il Ghana il Paese africano più fiducioso.

Tra i continenti si posiziona bene anche l’America Latina dove coloro che si dichiarano ottimisti o molto ottimisti sono risultati in superiorità rispetto ai pessimisti. Anche se la palma dei fiduciosi nelle Americhe spetta al Messico. Tra i Paesi più ottimisti a livello mondo spiccano anche l’India, gli Stati europei extra-UE con in testa l’Albania e gli USA.

L’Italia è tra i Paesi più pessimisti al mondo. Accanto a Giordania, Libano, Corea del Sud e Hong Kong. Con questa indagine mondiale è stato chiesto alle persone anche se secondo loro il 2019 sarà un anno di pace oppure no ed è emerso che prevalgono leggermente i pareri sfavorevoli: il 34% degli intervistati a livello globale si aspetta un anno caratterizzato da un maggior numero di conflitti internazionali rispetto al 2018, mentre il 28% si attende un anno più pacifico.

India, Ghana e Albania, appaiono anche in questo caso tra i Paesi più positivi, insieme alla Nigeria e, curiosamente, al Pakistan. Il Paese invece che più di ogni altro prevede un anno di maggiori agitazioni è la Francia con ben il 70% delle risposte affermative.


Il sondaggio è stato condotto in 50 paesi di tutto il mondo e sono state complessivamente eseguite 48.745 interviste. In ogni paese è stato intervistato un campione nazionale probabilistico di circa 1000 uomini e donne, sia personalmente (in 27 Paesi) sia telefonicamente (7 Paesi) o online (16 Paesi). Le rilevazioni hanno avuto luogo nel periodo ottobre-dicembre 2018. Il margine d’errore per campioni di questo tipo è del +/- 3-5% ad un livello di confidenza del 95%.

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