Pallanuotosport

La semifinale di Coppa Italia di pallanuoto femminile tra Ekipe Orizzonte e Rapallo Pallanuoto è andata ieri sera alle liguri. Le catanesi sono state infatti eliminate ai tiri di rigore dal Rapallo per 12-13. È stato un match tirato sin dal primo tempo, conclusosi sull’1-1, mentre la seconda frazione è stata vinta 2-1 dalle rossazzurre. Ekipe Orizzonte avanti anche nel terzo parziale, conquistato per 3-2. Nel finale però il Rapallo ha dato un colpo di coda, ripristinando il risultato di parità con l’1-3 del quarto tempo e mandando ai rigori l’Ekipe Orizzonte, battuta poi 12-13.

Questo il commento del coach dell’Ekipe Orizzonte al termine della sfida: “Dispiace, al di là dei rigori – ha detto Martina Miceliper come ci siamo fatte sfuggire la partita di mano. Avevamo fatto una discreta prestazione in alcuni frangenti, dopo i primi due tempi molto equilibrati avevamo messo il match sui binari giusti. Però, quando le nostre avversarie hanno forzato e cambiato modo di giocare, diventando molto più aggressive perché dovevano recuperare, ci siamo fatte trovare troppo molli e impreparate. Abbiamo commesso delle ingenuità assurde, regalando tre superiorità consecutive in momenti importanti. Abbiamo commesso anche delle banalità individuali e sulle ripartenze abbiamo preso due espulsioni, sulle quali Rapallo ha segnato in entrambi i casi. Purtroppo questa è l’ennesima dimostrazione che nei momenti importanti ancora ci sciogliamo e non giochiamo insieme. Va detto anche che per alcuni tratti della partita lo avevamo fatto e che inizialmente le ragazze mi erano piaciute, indipendentemente dal risultato. Nei primi due tempi, malgrado andasse tutto storto, le sentivo tutte unite. Nel terzo parziale abbiamo fatto bene, giocando da squadra. Invece nell’ultimo tempo, quando le liguri sono venute fuori ed era per noi il momento più importante in cui avremmo dovuto continuare ad essere unite, ci siamo sciolte come neve al sole. Questo ci deve servire e sicuramente sarà così. Certamente abbiamo fatto qualche passo in avanti, però dobbiamo imparare ad essere unite per tutta la partita”.

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