Cronaca

Si è conclusa nei giorni scorsi, con una cerimonia che si è tenuta nell’aula “Pero” del Policlinico di Catania,  la prima edizione del Master di II livello in “Colposcopia diagnostica e operativa e patologia da HPV” dell’Università di Catania, finalizzato a migliorare le conoscenze nel campo della prevenzione e cura delle lesioni preneoplastiche della cervice uterina.

Il corso post-laurea promosso dall’Università di Catania con il coordinamento della professoressa Maria Teresa Bruno, ginecologa del dipartimento di Chirurgia generale e Specialità medico-chirurgiche, è il primo percorso formativo in Italia che affronta questa tematica e ha visto la partecipazione di medici specialisti provenienti da varie parti d’Italia, dalla Lombardia alla Calabria.

Negli ultimi anni, l’introduzione del vaccino e del test HPV hanno rivoluzionato il campo dello screening e della diagnosi delle displasie della cervice uterina, cambiando radicalmente la gestione di questa patologia. Lezioni frontali e stage pratici hanno pertanto consentito ai partecipanti al master di acquisire quella formazione multidisciplinare utile a valutare la donna a rischio di cervicocarcinoma, anche in considerazione del fatto che tale patologia coinvolge giovani donne e quindi vi è l’esigenza di scongiurare conseguenze negative di eventuali trattamenti sulla loro fertilità futura. La colposcopia è divenuta oggi una disciplina “autonoma” che necessita di operatori in grado di capire se, come e quando trattare.

La commissione del master era composta dai professori Maria Teresa Bruno e Pio Furneri e dai dottori Nazario Cassaro e Giuseppa Spampinato. I medici che hanno conseguito il master sono i dottori Anna Palmisano, Gaetano Canfarelli, Elisa Caruso, Roberta Marzullo, Giuseppe Gangarosa, Filippo Rapisarda, Rossella Morello, Lucia Lo Presti, Mattea Romano e Claudia Clemente.

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