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Intanto Matera, capitale europea della cultura, è anche la capitale – metaforica – di Damiano Tommasi; … A ogni vigilia di partita della squadra lucana l’A.I.C., di cui l’ex romanista è presidente (non “segretario” come tutti gli altri che proclamano scioperi), spiattella, appunto, una proclamazione di sciopero. Dice: “non è segretario perché l’AIC (nulla a che vedere con la celiachia) non è un sindacato ma un’associazione”; risponde: “ma anche i sindacati sono associazioni”… Allora? Vuol dire che “presidente” gli suona meglio.

Banfi ed il ministro Di Maio

Matera per l’inaugurazione del suo anno mirabilis si è affidata a “Proiettile” (come se non ci fossero stati altri “scecchi ‘a fera”) che ha pensato bene di “aprire” sul Rinascimento e s’è messo a parlare della Toscana, di Lorenzo dei Medici, di “chi vuol esser lieto sia”, ecc., lasciando al “padrone di casa” Papaleo (conterraneo dell’obliato Scotellaro e “quasi” conterraneo, pro tempore, di quello di “Cristo si fermato a Eboli”, Levi) lo spazio per parlare di cose di cucina. D’altronde, se l’Italia (quella della politica; in questo caso Di Maio per il MISE) sceglie Banfi come componente nell’Assemblea della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco (CNIU), in sostituzione di Folco Quilici («che ricopriva il ruolo di referente per la comunicazione e venuto a mancare lo scorso 24 febbraio 2018. Il ruolo di Lino Banfi, precisa il ministero dello Sviluppo, non sarà dunque quello di Rappresentante dell’Unesco ma di membro della Commissione nominato dallo stesso Mise»; cfr.: https://www.adnkronos.com/fatti/politica/2019/01/22/lino-banfi-nominato-commissione-italiana-unesco_RuEzzzqxikdBqiOkvBJERN.html) ci sarà pure una logica coerenza… Sia detto: con tutto il rispetto e la simpatia per l’attore, che calcisticamente ha sublimato il ruolo di allenatore, istituendo il mitico modulo tattico 5-5-5 (e Gramellini lo ricorda proprio nel ruolo di don Oronzo Canà; cfr.: https://www.corriere.it/caffe-gramellini/19_gennaio_23/caffe-massimo-gramellini-sorriso-oronzo-cana-lino-banfi-commissione-unesco-27a59998-1e7f-11e9-b085-7654f7acb9a3.shtml?refresh_ce-cp)!

Lino Banfi nei panni di Oronzo Canà

È strano che uno (potendolo fare) non abbia voglia di scrivere o non sappia cosa scrivere sul Catania? Me ne scuso prima di tutto con il direttore, poi con i due lettori (assai meno di quelli dell’illustre lombardo che sciacquò i panni in Arno). Come fu e come non fu, il Catania, a Siracusa – dove tutti credevamo che dovesse vincere – s’è fatto impallinare e col Matera è stato emulo dell’imperatore Federico (che in Lucania ci fece casa e putìa). Mica, cosa da niente! Vincere senza colpo ferire è solo da grandi…

Finita com’è finita la “tela” di Palumbo (acqua davanti e… Calori di dietro; oltre alla grande università “per corrispondenza” che, certo fa la differenza), l’altro sceneggiato, dopo la centottantesima puntata si è concluso diversamente.

Il nuovo acquisto Sarno

Vincenzo Sarno, per “carità” facci sognare… Sei stato citato, pedinato, atteso, dato per certo, anzi no, vicino, le parti pronte per l’annuncio, quasi, ancora un po’!  Carità non è termine casuale: si chiama, come detto, Vincenzo e le suore di san Vincenzo sono anche dette Figlie (o dame) della Carità… Si è ripetuto sino allo sfinimento che, anche se non partecipi a una partita ufficiale da tanto tempo, sei – come dire? – un talismano, un amuleto… Uno come re Mida che ciò che tocca oro diventa… Facciamo gli scongiuri? E che ci costa… Di Matteo secondo… che dire? Si rimane in curiosa attesa dei cori “curveschi” (“chi non salta rosanero jè è”; che – ripeto sino allo sfinimento – condividerò solo quando torneremo a vedercela faccia a faccia con i diretti interessati).

Presto e nel giro di tre giorni al “Massimino” avremo visto anche il Rende e il Catanzaro (Coppa). Aspettiamo, dunque speranzosi e salutando con piacere l’inusitata apertura agli abbonati dei cancelli per la seconda di cui sopra. Mi chiedevo: se abbiamo pagato una partita non vista, forse che quest’anno la giornata rossazzurra salta?… I dirigenti… Ne sanno una più del diavolo! Speriamo che quella che sanno coincida con quella che vorremmo sapere anche noi. Forza Catania!

Salvo Nicotra

Salvo Nicotra si è occupato di così tante cose da sentirsi – talora – come uno che non ha concluso niente (lo diceva anche Luigi Tenco ma lui era un grande!)… Laurea in Lettere all’Università di Torino con tesi in Storia del Teatro (più precisamente, sull’attualità dell’Opera dei Pupi; Antonio Attisani, relatore; Alfonso Cipolla, correlatore), regista teatrale, uomo di cultura e di sport, ha collaborato sin dalla (lontana) giovinezza e collabora – nella “maggiore età” – con varie testate giornalistiche; nella “precedente vita” è stato lavoratore pubblico e dirigente sindacale.

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