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Il Teatro Mobile di Catania, nell’ambito della terza stagione di prosa, ha proposto lo scorso fine settimana al Centro Zo una operazione impegnativa e coraggiosa che porta in scena, trasportandola ai nostri tempi, la più celebre e amata storia d’amore di tutti i tempi, quella tra Romeo e Giulietta, facendo incontrare il teatro shakespeariano con quello contemporaneo.

In scena Guia Jelo (Ph. Gianluigi Primaverile)

Con la regia e l’adattamento di Francesca Ferro, la traslazione in lingua siciliana di Alessio Patti e con una scenografia moderna e funzionale, i costumi di Giusi Gizzo e le musiche di Massimiliano Pace, è stato proposto al pubblico “Romeo Q Giulietta”, spettacolo innovativo e reso pulsante dalla partecipazione oltre che di un cast affiatato e di livello anche dagli allievi dell’Accademia CAMS Studio, centro arti e mestieri per lo spettacolo.

Giovanni Maugeri e Mario Opinato (Ph. Gianluigi Primaverile)

La nota vicenda che vede nascere il passionale e sfortunato amore tra i due giovani Romeo e Giulietta, appartenenti alle due note famiglie rivali (Capuleti e Montecchi) è ambientata in quartiere periferico siciliano, in una città dissestata, oscura e violenta, dove le due fazioni vengono guidate dall’oscuro potere criminale (esercitato nello specifico da una autoritaria principessa) e dove, tra ignoranza, ipocrisia e violenza, sboccia, emerge l’amore vero, appassionato e sincero tra i due giovani.

In scena Loredana Marino e Maria Chiara Pappalardo (Foto Gianluigi Primaverile)

Non è quindi Verona il luogo dell’incontro  e dell’amore sfortunato di Romeo e Giulietta, ma un quartiere popolare di una metropoli disagiata, dalle mille contraddizioni, del Sud (ovvero Catania) dove tra feste, accesi duelli, rancori e pericolosi corteggiamenti tra le due famiglie, si svolge e si consuma la tragica vicenda dei due giovani innamorati.

L’atto unico, diretto da Francesca Ferro, è scorrevole e ben congegnato, ma l’operazione di Teatro Mobile, pur riconoscendone il coraggio e l’impegno di tutto il cast, appare zoppicante per una traduzione ed una traslazione in lingua siciliana poco coerente e lineare e per una recitazione, a tratti, poco comprensibile e confusa, anche se tutti gli interpreti si impegnano al massimo per la riuscita dello spettacolo.

Gli applausi finali (Foto Dino Stornello)

Nei panni dei due protagonisti, Romeo e Giulietta, moderni e sempre attuali appassionati innamorati, troviamo Giovanni Maugeri e Maria Chiara Pappalardo, brillano poi nei loro ruoli la Principessa di Guia Jelo, il Mercuzio dell’eclettico Mario Opinato, il Tebaldo di Francesco Maria Attardi, la nutrice protettiva di Fabio Costanzo, il pacificatore frate Lorenzo di Pasquale Platania, i genitori di Giulietta Domenico Gennaro e Loredana Marino o ancora il Benvolio di Giovanni Arezzo ed il Paride di Renny Zapato. Completano infine il cast Verdiana Barbagallo, Giuseppe Cosentino, Mansour Gueye.

Uno spettacolo, ripetiamo, coraggioso, impegnativo e che pur con qualche limite, mette a confronto l’immortale storia d’amore tra Romeo e Giulietta con il nero della pietra lavica e l’indole vulcanica e passionale dei catanesi, a dimostrazione che l’amore supera sempre ogni barriera, ogni luogo ed ogni pregiudizio. Applausi convinti alla fine per spettacolo ed interpreti nelle tre serate al Centro Zo di Catania.

Scheda

ROMEO Q GIULIETTA

Traslazione in lingua siciliana di Alessio Patti

Adattamento e regia di Francesca Ferro

e con (in ordine alfabetico):  Giovanni Arezzo, Francesco Maria Attardi, Verdiana Barbagallo, Dany Break, Giuseppe Cosentino, Fabio Costanzo, Domenico Gennaro, Mansour Gueye, Loredana Marino, Giovanni Maugeri, Mario Opinato, Mariachiara Pappalardo, Pasquale Platania, Teresa Spina, Renny Zapato. Con l’amichevole partecipazione di Guia Jelo e con gli allievi dell’accademia CAMS Studios

Aiuto regia Teresa Spina

Musiche Massimiliano Pace

Costumi a cura di Giusi Gizzo

Produzione Teatro Mobile di Catania

Foto Gianluigi Primaverile

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