Dolce, salato, inebriatoRubriche

E’ stata presentata alla stampa a Milano la nuova edizione della manifestazione fieristica Cibus Connect, che si terrà a Parma il 10 e l’11 aprile 2019. Una formula di evento smart, allestita negli anni dispari, che ad oggi ha più che raddoppiato il numero degli espositori come pure i metri quadri espositivi rispetto alla prima edizione del 2017, portando di fatto a compimento il processo di annualizzazione di Cibus.

Sono attesi a Parma circa 10 mila visitatori professionali, di cui il 30% provenienti dall’estero. Molti i top buyer attesi da Stati Uniti, Asia ed Europa. Un afflusso facilitato dalla concomitanza con Vinitaly che vedrà molti operatori visitare le due fiere leader del settore Food & Beverage del Made in Italy. Cibus, organizzato da Fiere di Parma con Federalimentare e in collaborazione con ICE Agenzia, si conferma come la più importante fiera agroalimentare e la più conosciuta all’estero, interamente dedicata alla promozione dei prodotti authentic italian. Sono intervenuti nella conferenza milanese: Gian Domenico Auricchio, Presidente di Fiere di Parma; Ivano Vacondio, Presidente di Federalimentare; Roberto Luongo, Direttore Generale di ICE-Agenzia; Antonio Cellie, Ceo di Fiere di Parma.

Gli stand di Cibus Connect presenteranno i nuovi prodotti dell’industria alimentare italiana in tutte le categorie: pasta, conserve, olio, condimenti, gastronomia, farine, salumi, lattiero-caseario, dolci, quarta gamma ed altro. Questi prodotti saranno cucinati dagli chef nella grande area della cooking station ed offerti in degustazione agli operatori commerciali che visiteranno la fiera.

Tra i nuovi prodotti si registra una crescita dei prodotti salutisti e bio, con una ripresa dei salumi e dei prodotti dolciari. A Cibus Connect sarà presente anche un’area di produttori segnalati da Slow Food che espongono prodotti regionali e caratterizzati da un grande savoir faire o legati alla tradizione; l’obiettivo è quello di dare un ulteriore aiuto a quel mondo di artigiani dell’alimentare associato a Slow Food, aprendo a possibili nuovi acquirenti dei loro prodotti che rappresentano un fiore all’occhiello del Made in Italy. Presente anche Assobio con uno stand di rappresentanza della comunità imprenditoriale del settore agroalimentare biologico, imprese dell’agroindustria e della distribuzione.

Cibus non è solo esposizione di prodotti ed incontri commerciali, ma anche momento di incontro e riflessione dell’intera filiera agroalimentare che analizzerà l’andamento del comparto. Nel 2018 la produzione delle industrie alimentari italiane è aumentata dell’1,1% rispetto all’anno precedente e l’export del 3%, raggiungendo i 140 miliardi di euro di fatturato di cui 32,9 miliardi nell’export. In assenza di forti turbative internazionali, l’export nell’anno in corso dovrebbe confermare sostanzialmente il trend 2018, per posizionarsi di nuovo su un passo attorno al +3%. Nel 2018 le esportazioni sono cresciute sensibilmente in diversi mercati emergenti come Egitto (+48,8%), Ucraina (+43,6%), Lettonia (+31,3%), Nigeria (+22,6%), Filippine (+24,5%), Bulgaria (+31,1%), Nuova Zelanda (+22,0%) e Vietnam (+19,0%) (dati Federalimentare).

Se ne parlerà nelle quattro plenarie delle due giornate di Cibus Connect: la prima in cui verrà presentato lo studio di ISMEA sui fattori critici di successo delle aziende agroalimentari del Mezzogiorno; la seconda sulle sinergie tra aziende alimentari e catene di distribuzione co-organizzato con la società di consulenza PricewaterhouseCoopers PwC, con la testimonianza di retailer internazionali ed italiani; la terza (nella seconda giornata) con la presentazione di case history dal mondo retail e dell’industria incentrando la propria analisi sui prodotti premium brand e premium store brand con speech di retailer esteri; la quarta con un workshop sui casi di successo di paring Food & Wine sugli scaffali dei retailer internazionali organizzato da Expertise on Field in collaborazione con Deloitte.

La presentazione di Cibus Connect 2019 a Milano è iniziata con l’indirizzo di saluto di Gian Domenico Auricchio, Presidente di Fiere di Parma che, dopo aver ringraziato Federalimentare, il Ministero dello Sviluppo Economico e Agenzia-Ice, Crédit Agricole e gli altri soci di Fiere di Parma, ha detto: “Cibus Connect si qualifica come una manifestazione di assoluto livello espositivo e ricca di contenuti, un appuntamento professionale allineato ai più alti standard dettati dalle attuali esigenze del mercato mondiale. Ha successo per la sua capacità di esporre e mostrare al mondo gli elementi caratteristici e distintivi del sistema alimentare italiano, dei suoi territori e delle sue imprese”.

Ivano Vacondio, Presidente di Federalimentare è intervenuto per sottolineare l’impegno di Federalimentare per Cibus e per fare il punto sui mercati interno ed estero del comparto alimentare: “Il nostro obiettivo, come industria alimentare, è quello di promuovere sempre di più il modello italiano, con le sue ricchissime proposte enogastronomiche, sui mercati. Cibus Connect rappresenta perciò una vetrina fondamentale per dare continuità a un appuntamento che da molti anni ormai è diventato imprescindibile, ma soprattutto per dare massima visibilità alle nostre eccellenze alimentari”.

“Un’esigenza questa ancora più urgente adesso che la stagnazione dei consumi interni ci impone di aprirci sempre di più verso i mercati esteri in generale e verso quelli emergenti in particolare – ha detto ancora Vacondio – È sul fronte dell’export, infatti, che siamo cresciuti nell’ultimo decennio dell’81% ed è in questo campo che nei prossimi due anni ci aspettano nuove sfide: quella di raggiungere, come industria alimentare, un’incidenza del fatturato export sul fatturato totale finalmente uguale o superiore al 25% e quella di spingere in un biennio la quota di export agroalimentare complessivo, di cui l’industria copre oltre l’81%, alla quota ambita di 50 miliardi. È indispensabile comunicare tutto questo, e Cibus Connect rappresenta per noi il veicolo migliore perché mostra ciò che facciamo: prodotti eccellenti, sicuri e di qualità”.

Roberto Luongo, Direttore Generale di ICE-Agenzia ha sottolineato il ruolo di Cibus nello sviluppare i rapporti tra espositori e buyer internazionali: “Il comparto agroalimentare si è confermato anche nel 2018 quale settore trainante dell’economia italiana con un valore complessivo pari a 133 miliardi di euro ed esportazioni per circa 41 miliardi di euro. Obiettivo della collaborazione tra ICE e Fiere di Parma in occasione di Cibus Connect 2019, è quello di consolidare la rete dei rapporti tra espositori e top buyer internazionali, offrendo loro servizi ed eventi mirati ad un aggiornamento continuo sulla produzione agroalimentare italiana di qualità, favorendo così i contatti tra le aziende produttrici nazionali e i canali distributivi esteri.

Antonio Cellie, Ceo di Fiere di Parma, ha illustrato l’ampia rete di accordi quadro strategici che stanno facendo ulteriormente crescere Cibus, favorendo le relazioni con le grandi catene distributive internazionali: “Cibus è ormai la piattaforma di riferimento e permanente attraverso la quale da distribuzione Internazionale conosce incontra e seleziona i propri fornitori di Authentic Italian Food&Beverage. Grazie a Cibus ogni anno migliaia di imprese sono in grado di rinnovare e presentare  la propria offerta stupendo il mondo per la nostra creatività e qualità. Il comparto sta vivendo un momento straordinario per il crescente appeal dei nostri prodotti ma anche per le prospettive di lungo termine di una offerta, quella del Food Made in Italy, perfettamente contemporanea e sincrona alla domanda internazionale di prodotti di qualità spesso legati al territorio o comunque a competenze e qualità distintive”.

I visitatori di Cibus Connect potranno anche partecipare al fuori Salone “Cibus Off”, promosso dalla città di Parma, Creative City of Gastronomy per l’Unesco, dal 6 al 14 aprile 2019. Cibus Off prevede momenti gourmet con le eccellenze eno-gastronomiche di Parma ed iniziative culturali nelle strade e nelle piazze di Parma.

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