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Il progetto “Sport e Legalità”, annuale rassegna organizzata dal CUS Catania, si stringe attorno alla figura dell’atleta Luz Long, celebrato nella mattinata con una commemorazione svoltasi al Cimitero Militare Germanico di Motta Sant’Anastasia nell’ambito della “Giornata Mondiale contro il razzismo”. L’evento è parte integrante della X edizione del progetto, incentrata sulla lotta al razzismo con particolare focus sullo sport. E proprio in questo ambito è stata celebrata la figura di Long, saltatore in lungo che alle Olimpiadi di Berlino del 1936, sotto l’occhio attento di Hitler e dei gerarchi nazisti, sfidò in finale l’atleta di colore statunitense Jesse Owens, mostrando grande fair-play e correttezza durante la gara, al punto da dispensare all’avversario diversi suggerimenti che fruttarono all’atleta “USA” la medaglia d’oro. E proprio il fair play dimostrato ad un’atleta americano (e per di più di colore), unitamente alla sconfitta, costarono caro a Long, inviato al fronte in Sicilia a combattere la seconda guerra mondiale, in cui trovò la morte nel nisseno, venendo poi sepolto proprio a Motta Sant’Anastasia. Il grande gesto di umanità maturato durante l’ascesa nazista, in barba a qualunque discriminazione ha però consacrato Long e l’amicizia con Owens negli annali dell’eternità. E pertanto il progetto “Sport & Legalità” ha voluto celebrarne la memoria per tramandare anche ai più giovani un messaggio forte ed emozionante sul valore dello sport quale barriera contro ogni forma di odio. La cerimonia commemorativa è stata aperta da un corteo con in testa le autorità religiose, seguite da una rappresentanza delle Forze Armate e delle Forze Dell’Ordine con una delegazione del contingente tedesco di stanza a Sigonella, seguito dalla istituzioni civili e dagli alunni delle varie scuole.

Ad aprire l’incontro i saluti del ViceSindaco di Motta Sant’Anastasia, Antonio Bellia, dell’Assessore allo Sport del Comune di Misterbianco, Federico Lupo, del Commissario Straordinario del CUS Catania, Orazio Arancio, del Governatore del Panathlon Regionale Eugenio Guglielmino e del Presidente del Panathlon Club Catania Antonio Mauri. La cerimonia è entrata nel vivo con una breve funzione a carattere religioso compresenziata dalla Pastora Jutta Sperberg e dai Sacerdoti Salvatore Petrolo e Orazio Catarraso.  La successiva consegna di un omaggio floreale donato dal CUS Catania – Panathlon Club- comuni di Motta Sant’Anastasia e Misterbianco e posto da Anita Pistone, Maria Cocuzza, Carola Zannini (studentessa dell’Istituto “Purrello”) sulla lapide di Long ha preceduto l’esecuzione del “Silenzio” da parte del giovane Danilo Lo Presti (studente dell’Istituto “Nosengo”) in un momento dalla forte carica emotiva.

In seguito Maria Cocuzza (sostenitrice del Progetto e Olimpionica a Seul 1988 nella ginnastica ritmica) ha dato lettura di una missiva inviata da Ragna Long (nuora di Luz) a nome della famiglia del saltatore, in cui sono state espresse parole di vivo apprezzamento per l’iniziativa ed è stata ripercorsa la grande amicizia tra Luz e Jess, che lega tutt’oggi le famiglie, come testimoniato anche da Michelangelo Granata, storico sportivo che ha ricevuto proprio dal figlio di Long nel 2016 la biografia ufficiale sul padre come riconoscimento per le ricerche condotte sull’atleta teutonico.  Gradimento per l’iniziativa è stato espresso anche dal Presidente del CONI Giovanni Malagò, la cui missiva è stata portata all’attenzione dei presenti da Anita Pistone (Gruppo Sportivo Esercito Italiano), già atleta olimpionica nei 100 m alle Olimpiadi di Pechino. Parole di elogio e apprezzamento sono infine pervenute anche dal Presidente della FIDAL Nazionale, Antonio Giomi, dal VicePresidente del CONI Sicilia, Sergio Parisi, e infine dal Commissario Regionale FIDAL Vincenzo Parrinello. A concludere l’incontro il Prof. Ignazio Russo, Responsabile “Sport e Legalità”, che ha dato lettura di una propria riflessione sull’amicizia tra Long e Owens, esaltando la grande umanità del tedesco ed il valore dello sport quale strumento per dar vita ad una società in cui “ogni bambino possa stingersi per mano” crescendo in un clima di fratellanza e solidarietà verso il prossimo.

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