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Si sono concluse le audizioni per completare il cast di “Tango”, la commedia musicale. Nella sede catanese dell’Aidm, l’Associazione internazionale del musical, e sotto gli occhi della regista Gisella Calì e dell’attore protagonista, Manlio Dovì, sono stati esaminati i 30 candidati (selezionati da più di 100 curriculum arrivati) dai quali spunteranno fuori i nomi di quattro attrici cantanti co-protagoniste e due attori cantanti che affiancheranno l’eclettico attore siciliano. I nomi degli attori selezionati verranno comunicati nei prossimi giorni.

Tango è una commedia musicale dai risvolti tragicomici di Aldo Lo Castro, prodotta da “Agra teatro” con le coreografie di Erika Spagnolo.

la regista Gisella Calì e l’attore Manlio Dovì

«Favorevolmente colpito – ha dichiarato Manlio Dovì – dalla grande qualità e dalla capacità di improvvisazione e di toccare le varie corde della recitazione dei ragazzi e delle ragazze. Tutto questo dimostra  ancora di più che la scuola catanese, da Musco ai nostri giorni,  non solo non si è mai fermata ma si rinnova puntando sempre alla nostra sicilianità: la mimica, la simpatia la musicalità, sotto la guida di una preparatissima regista».

L’arma segreta di Tango sarà la magia della musicalità che farà da collante ad una commedia a tratti tragicomica. «Sarà un groviglio di emozioni – ha spiegato l’attore protagonista – in cui sarà affrontato il tema della riscoperta, da parte della donna, del suo vero potere. Proprio quanto sta accadendo oggi nella società in cui viviamo, in cui emerge una forte rivendicazione del ruolo femminile».

La musica e i colpi di scena, con capovolgimenti continui di ruoli. Ma cosa accadrà? Chi sarà la vittima? La guerra dei sessi sfocerà in un quieto vivere?

«La commedia – ha continuato Dovì – fino all’ultimo ti lascia con la sorpresa del finale e si svolge con un susseguirsi di eventi, di situazioni grottesche e ironiche dove non si sa fino all’ultimo chi è la vittima e chi il carnefice. Il tutto condito da una sensualità legata alla magia della musicalità, che è la colonna portante di tutto lo spettacolo»

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