Cronaca

La scorsa settimana, un elicottero AW139 del 2° Nucleo Aereo della Guardia Costiera di Catania è decollato dall’aeroporto civile di Catania-Fontanarossa, allo scopo di monitorare e registrare l’attività vulcanica dell’Etna. All’equipaggio della Guardia Costiera, composto anche dal Comandante del 2° Nucleo Aereo – Capitano di Fregata Massimiliano Privitera – si sono aggiunti il responsabile del monitoraggio vulcanologico dell’INGV-Osservatorio Etneo, Dott. Stefano Branca ed il collega vulcanologo Dott. Luigi Lodato.

La cooperazione tra Nucleo Aereo ed INGV-Osservatorio Etneo è frutto di un protocollo d’intesa stipulato a livello nazionale tra il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile  e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Nell’ambito del protocollo d’intesa, e grazie alle sinergie tra i due Enti, le missioni concordate tra il Direttore della sede catanese dell’Istituto, dott. Eugenio Privitera ed il Capitano di Fregata Massimiliano Privitera, Comandante del 2° Nucleo Aereo Guardia Costiera, coniugano le esigenze di monitoraggio e registrazione dei dati da parte dell’INGV, con le tipiche attività di vigilanza e controllo espletate dal Reparto di Volo Etneo.

Le attività di monitoraggio, fondamentali per la salvaguardia delle popolazioni che popolano le aree etnee attraverso il costante aggiornamento sulle attività del vulcano, continueranno anche nei prossimi mesi. Il sorvolo ha permesso di eseguire riprese visibili e termiche dei crateri sommitali evidenziando un’ordinaria attività di degassamento associata a deboli e occasionali emissioni di cenere diluita dal Nuovo Cratere di SE che vengono rapidamente disperse in area sommitale.

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