SpettacoloTeatro

Una ricca anticipazione con raffinate presentazioni di libri e poi il clou con sei spettacoli, due novità assolute, due compagnie ospiti, una incursione nell’opera dei pupi dei Fratelli Napoli e nella produzione di Ovidio. Ecco in sintesi il ricco programma, gli eventi previsti per l’estate 2019 nell’elegante location del Giardino Pippo Fava, in via Caronda 82, a Catania, residenza estiva del Centro teatrale Fabbricateatro, diretto da Elio Gimbo.

Dal 23 Luglio al 15 Settembre il Giardino Fava proporrà, infatti, la seconda rassegna “Sere d’estate in giardino”, contenitore di poesia, teatro, musica ed altro, a cura di Fabbricateatro che, dopo il focus invernale alla Sala Di Martino, su Franz Kafka (con “Il Processo” e “Lettera al padre”), dedica nell’accogliente Giardino Fava buona parte della rassegna estiva alla donna ed a figure femminili quali Nilde Jotti, Edith Piaf, Audrey Hepburn.

“Rinaldo e Gattamogliere”

Ad inaugurare la rassegna, il  23 Luglio, con replica il 24, alle ore 21, la Marionettistica Fratelli Napoli con “Rinaldo e Gattamogliere” da un copione elaborato da Alessandro e Fiorenzo Napoli sulla base delle tradizioni dell’Opira catanese. “Si tratta – spiega Alessandro Napoli – di uno degli episodi più esemplari dell’Opera dei Pupi per la definizione dei caratteri e dei rispettivi ruoli di Rinaldo, Gano, Carlo Magno, Orlando, Malagigi, nonché di tutti gli altri personaggi minori i quali costituiscono una sorta di coro che commenta la storia dai propri punti di vista. Una serata brillante e gioiosa, nella quale i personaggi carolingi incarnano ancora una volta i valori tradizionali dell’unità familiare tesi a combattere il male aspirando a un ordine del mondo più giusto”.

Locandina “Cara Compagna -Ricordi di un amore vero”

Il 26 Luglio (con repliche il 27, 28 Luglio e poi il 9, 10, 11 Agosto e 6, 7, 8, 11, 12 Settembre) in scena la novità di Gianni Scuto, “Cara compagna – Ricordi di un amore vero” con Barbara Cracchiolo, Domenico Maugeri ed Enrico Pappalardo, regia di Gianni Scuto, costumi di Umberto di Baviera. La pièce racconta della storia d’amore tra Nilde Jotti e Palmiro Togliatti. “Leonilde Jotti, detta Nilde – scrive il regista Gianni Scutogià partigiana membro del comitato di liberazione nazionale, cattolica, primo presidente della Camera dei Deputati non di sesso maschile e Palmiro Togliatti, partigiano, già segretario generale del Partito Comunista Italiano, già ministro Guarda Sigilli nel primo governo di unità nazionale. Un amore quasi impossibile, con un partito comunista ancora invischiato nel moralismo bigotto dello stalinismo e con il compagno Togliatti, sposato e padre infelice. L’incontro, la passione, la poesia, le lettere d’amore, la lotta, le scelte fino ad arrivare all’attentato a Togliatti sono parte di una storia d’amore diversa da tutte le altre, una storia intrisa di scelte politiche, di sofferenze e di condizionamenti, che comunque ha contribuito non poco alla nascita della nostra Repubblica e al consolidamento della democrazia nel nostro paese”.

Nella foto Nathalie Menta

Il 30 e 31 Luglio il Teatro Potlach di Fara Sabina (Rieti) presenterà “I primi cento anni di Edith Piaf” con Nathalie Mentha, regia di Pino di Buduo.

La pièce offre un viaggio musicale nella Francia tra gli Anni ’30 e ’50, momento storico di grande fermento in tutta Europa, attraverso le canzoni di Edith Piaf. Storie nate nell’ambiente della malavita, storie di donne innamorate, di passioni, sogni e ricordi ruotano tutte intorno a una data simbolo, il 1939, al centro di un’epoca in cui convivono le poesie di Jacques Prévert, le fotografie di Cartier-Bresson, i racconti teatrali di Jean Cocteau, l’inizio della Seconda Guerra Mondiale, le musiche dei film di Charlie Chaplin, i personaggi dei film di De Sica e la Resistenza francese. A legare tutte queste situazioni è l’anima di Edith Piaf, portatrice di un forte messaggio: “Non smettere mai di credere nell’amore qualsiasi cosa succeda”.

Audrey Hepburn

Il 6 Agosto (repliche il 7, 8, 23, 24 e 25 Agosto, 4, 5, 14 e 15 Settembre) debutto della novità assoluta “Il segreto di Audrey Hepburn” del drammaturgo Sal Costa, regia di Elio Gimbo, con Sabrina Tellico, Cinzia Caminiti, Daniele Scalia, Babo Bepari, produzione Fabbricateatro.

Nata nel ’29, il medesimo anno di Anna Frank, Audrey Hepburn nel dopoguerra  e durante tutta la trionfale carriera d’attrice rinunciò come molti a rievocare quel terribile passato che viene soltanto adesso ripercorso nel recente libro di Robert Matzen da cui lo spettacolo è liberamente tratto.

Elena Ragaglia

Il 28 e 29 Agosto appuntamento con “Eroine e semidee-Lettere d’amore di Ovidio”, adattamento e regia di Elena Ragaglia, coordinamento artistico di Carmelo Failla, con Elena Ragaglia e Cinzia Caminiti. E’ l’adattamento per la scena del testo ‘Heroides ‘scritto dal poeta latino Ovidio in distici elegiaci sotto forma di epistolario più di duemila anni fa nel 16 a.c. Un epistolario immaginario, classico e moderno ad un tempo. Le cinque lettere d’amore scelte nell’adattamento teatrale diventano cinque monologhi. Eroine e semidee, moderne nel pensiero e nel sentire. Con le loro leggendarie storie d’amore che diventano storie di tutti i tempi, anche dei nostri. Laodamia, Ipermestra, Fillide, Canace, Elena. Filo conduttore la condizione della donna e la violenza maschile nei confronti della donna ‘oggetto di amore’ che assumeva nel mondo classico i connotati religiosi della sacralità rituale. Basti pensare al mito di IfigenIa e di Alcesti. Ovidio  attraverso l’espediente letterario dell’epistola , da ‘modo alle sue Heroides di esprimere sentimenti e passioni in una condizione di distanza fisica ma soprattutto mentale dai destinatari, gli uomini a cui si rivolgono ed offre un mezzo per ribellarsi alla costrizione fisica e psicologica.

Silvana Luppino in “Dora in Avanti”

Infine il 31 Agosto e 1 Settembre in scena “Dora in Avanti” di Domenico Loddo, con Silvana Luppino, regia di Christian Maria Parisi, produzione Teatro Primo di Villa San Giovanni (Reggio Calabria).

La vicenda è ambientata in un immaginario cortile dei ricordi d’infanzia della protagonista, Dora Kieslowsky nata dalla penna di Domenico Loddo,scrittore, fumettista, autore di testi teatrali. Dora, nel monologo teatrale “patafisico” e “interattivo”, racconta di sé per parlare del mondo, in una altalena emotiva che va avanti e indietro nel tempo, sospesa com’ è tra passato e presente. E proprio l’altalena è l’elemento centrale della messinscena. A completare la scenografia, un baule e una scultura bucolica in stile ShadowArt, pochi elementi che non arredano la storia, piuttosto ne chiarificano le traiettorie drammaturgiche. L’attrice dunque, che guida il pubblico nella dislocazione degli eventi e nel ricordo dei personaggi che li caratterizzano; in un’ora di spettacolo succedono così tante cose che a un certo punto ti sembra di conoscerla da sempre, quella donna un po’ pazza e un po’ disperata, perché in certi punti sembra che parli di te, che sveli quel tuo segreto mondo doloroso che ti porti dentro, al quale tu non daresti mai voce perché già ti fa male il solo pensarlo.

Organizzazione di Fabbricateatro, scene di Bernardo Perrone, luci di Simone Raimondo, supporti tecnico-informatici di Gianni Nicotra, ingresso euro 10,00 (ridotto euro 8,00), info: 3473637379.

Promo “Sere d’estate in giardino 2019”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenti sul post