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Domani, 19 Luglio, a “SpiazZo“, ore 21.00, (ingresso 10 euro – ridotto 7 euro), verrà proposto “Chet” di Laura Tornambene, con Giovanni Arezzo e la partecipazione speciale di Angela Dispinzieri. Regia Laura Tornambene e Giovanni Arezzo. Si racconta la storia del musicista che rivoluzionò il jazz e perse sé stesso…

Il 13 Maggio del 1988, alle tre del mattino, viene ritrovato sull’asfalto il cadavere di Chesney Henry Baker Jr, più noto come Chet Baker. È caduto dalla finestra. Giace rannicchiato sull’asfalto, davanti al Prins Hendrick Hotel di Amsterdam, dove aveva preso una stanza. Suicidio? Incidente? Quando muore l’artista ha 59 anni e ne dimostra 80, segni di un’esistenza bruciata di corsa tra musica, amori tempestosi e droga.

Chet Baker (photo by Frans Schellekens/Redferns)

Chet Baker muore solo e le cause della sua morte restano oscure. Ma quella notte, qualcun altro entra nella stanza, prima che venga scoperto il corpo metri più giù. Dice di chiamarsi Martin, e si dichiara “Forse l’unico vero amico che abbia avuto Chet”. Ed è Martin a ripercorrere la vita di quello che rimane uno dei più noti trombettisti e cantanti di musica jazz, famoso per il suo stile cool lirico e intimista. Attraverso la musica dell’artista e la voce di Martin, che si fa voce di coloro che conobbero Chet e voce dello stesso Chet, si cercherà di penetrare il mistero di quella notte e di quelle note, per dare un ritratto a tutto tondo dell’impenitente musicista che con voce rotta, in una delle più famose rielaborazioni della canzone Almost Blue, sussurrava: “Flirting with this disaster, became me…”.

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