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Una storia d’amore forte, autentica e molto contrastata che viaggia in parallelo con una storia politica, di un partito e di una Nazione come l’Italia alle prese con un determinato periodo storico denso di progressi, conquiste e lotte interne. Stiamo parlando dello spettacolo novità “Cara compagna. Ricordi di un amore vero” di Gianni Scuto, in scena al Giardino Pippo Fava di Catania, nell’ambito della rassegna “Sere d’estate in giardino”, organizzata da Fabbricateatro. In circa 70 minuti sulla scena si narra la storia d’amore tra Palmiro Togliatti e Nilde Iotti e la storia politica del Partito Comunista Italiano dal 1948 (anno dell’attentato a Togliatti) fino ad arrivare agli anni in cui la Iotti, ormai sola dopo la morte del Segretario Generale del PCI, diventa presidente della Camera dei deputati della Repubblica Italiana.

L’atto unico, che si apre con i tre colpi di pistola per l’attentato a Togliatti e si chiude con il tintinnio della campanella di Nilde Iotti alla Camera dei deputati, tratta quasi interamente dalle lettere scritte dai due innamorati, ed è intrisa di sentimenti, di politica, di amore, di passione autentica tra due noti personaggi del tempo quali Nilde Iotti e Palmiro Togliatti. La regia di Gianni Scuto, con il supporto di musiche quali “L’internazionale”, “Inno dei lavoratori”, Amor ti vieta da “Fedora” di Giordano, “Tristesse”” di Chopin, Bandiera rossa”, “Addio Lugano bella”, nel narrare la storia d’amore tra Nilde e Palmiro, attraversa e ricostruisce un determinato periodo storico, con i progressi, le conquiste, i contrasti interni del Partito Comunista Italiano, ma soprattutto esalta, facendo brillare di luce propria, l’amore tra due illustri protagonisti della storia politica di quel tempo.

Si racconta, quindi, di una donna di Stato, la Iotti (Nina per Togliatti), partigiana, cattolica, membro del comitato di liberazione nazionale, che lotterà, subirà, obbedirà in nome dell’amore della sua vita, Palmiro Togliatti, ministro guarda sigilli del primo governo di unità nazionale. Neanche l’aver fatto scudo a Togliatti gettandosi sul suo corpo, in occasione dell’attentato del 1948 a opera di un esaltato, avrà alcun valore agli occhi degli esponenti del partito. La Iotti infatti dovrà aspettare la morte di Togliatti, nel 1964, per poter essere riconosciuta ufficialmente come sua compagna.  Sarà poi eletta, nel 1979, Presidente della Camera, prima donna nella storia della Repubblica.

Barbara Cracchiolo (Ph. Dino Stornello)

Sulla scena essenziale di Bernardo Perrone, con i costumi di Anna Pelligra, una intensa Barbara Cracchiolo si disimpegna tra le non poche difficoltà del personaggio di Nilde Iotti, Domenico Maugeri è un pragmatico, innamorato, Palmiro Togliatti ed Enrico Pappalardo si destreggia nei doppi panni di Antonio Pallante (lo studente attentatore) e del vicesegretario del PCI Pietro Secchia.

Applausi finali (Foto Dino Stornello)

Con l’attenta regia di Gianni Scuto, “Cara compagna. Ricordi di un amore vero” si rivela al pubblico come un lavoro non facile, che mette a dura prova i tre interpreti e soprattutto Barbara Cracchiolo che, nei panni di Nilde Iotti, è sempre al centro della scena di una intricata, unica, storia in cui la politica si fonde con l’amore, con i sentimenti più puri, con le conquiste sociali, scontrandosi però, spesso, con le dure prese di posizioni del partito ed i pregiudizi di un determinato e fondamentale periodo storico.

“Cara compagna. Ricordi di un amore vero” verrà replicata ancora al Giardino Pippo Fava di Catania l’8, 11 e 12 settembre.

C.O.

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