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Il regista catanese Nino Romeo sta mettendo a punto con gli attori il suo ultimo lavoro, “Casa casa, una prova d’amore”, novità assoluta che debutterà il 17 Ottobre nella Sala Chaplin di via Raffineria a Catania, produzione Cts e Gruppo Iarba – Gria Teatro. In scena Graziana Maniscalco, compagna d’arte e di vita di Romeo e Nicola Costa, attore in altri spettacoli curati dall’autore e regista.

L’elaborazione musicale e la composizione sonora portano la firma di Giuseppe Romeo e le canzoni sono quelle di Jaques Brel. Le luci sono dello stesso regista, la direzione tecnica è di Giuseppe Ghisoli e la realizzazione delle scene di Karromatto. Le parrucche sono di Alfredo Danese. La segretaria organizzativa è Alessandra Lo Giudice. Il videopromo è firmato da Lorenzo Mannino.

Nino Romeo, probabilmente, è il drammaturgo catanese contemporaneo più premiato e più studiato e dal 1985 propone novità capaci, sempre, di stupire, di richiamare pubblico, di far pensare.

I protagonisti di “Casa casa, una prova d’amore” non hanno un nome, sono due pensionati poco più che sessantenni. Una coppia agiata, che odia i figli ed è fiera della propria ignoranza. Una coppia che da tempo non esce più di casa e preferisce guardare la vita dalle finestre della tv e dei social: “Ora è qui il nostro mondo. E qui campiamo da re e da regina” dice Lei.

L’autore Nino Romeo

“Mostri e paure metteremo in scena – racconta l’autore e regista Nino Romeo-, vite assurde così frequenti in questa nostra società. Vite chiuse, asfittiche, piene d’odio, che, analizzate anche con metodo psicanalitico, risultano sulla scena talmente grottesche da muovere al riso: tragedie esistenziali che si mutano in commedia. Il loro malo sentire è in tanti di noi, anche se abbiamo tentato di rimuoverlo, nasconderlo, sublimarlo, riformarlo e riformularlo. E quando meno te lo aspetti, viene fuori, cattivo e violento, incosciente e sordido. Un malo sentire che si annida nelle case, in cui serpeggiano assurde paure, e uscire e confrontarsi è l’unica soluzione”.

“Casa casa” diventa dunque una sorta di specchio nel quale rivedersi, analizzarsi, capirsi. Provare a perdonare sé stessi e gli altri. Sempre che si possa.

Le prove

Chi è Nino Romeo

Ha scritto per il teatro, tra gli altri, i testi: La casa della nonna (2010); Entro i limiti della media europea, oratorio in nero per le morti bianche (così le chiamano) (2009), premio Calcante 2010 promosso dalla SIAD (Società Italiana Autori Drammatici); Dollìrio (2007); Nubendi (2007); Post Mortem (2006), tratto dall’omonima novella commissionata dalla Biennale delle Isole (Corte, Corsica); Amici, premio Candoni 2001; Disgusto per stile, premio Riccione per il Teatro 1999, edito da Artefacio Libri (Catania); L’altro figlio (1999), ispirato all’omonima novella di Luigi Pirandello; Sachib e Marianna (1996); La rondine, l’usignolo e l’upupa (1994), edito da Sicilia Punto L (RG); Fatto in casa (1992), edito da Sicilia Punto L (RG); Storia di Frangisca, premio IDI 1993, pubblicato dalla rivista “Ridotto”; !Cucì…Cucì!, premio Fava 1992; Chiamata d’asso, targa speciale della Giuria al premio Fava 1990; Una serata da… (1989); Cul de sac (1987); Cronica (1986); La sequestrata di Poitiers, segnalazione al Premio Riccione/Ater 1985.

Ha diretto opere di Boris Vian, August Strindberg, Luigi Pirandello, Samuel Beckett; si è occupato della riduzione teatrale di novelle di Franz Kafka, Vitaliano Brancati, Giovanni Verga e Leonardo Sciascia e della messa in scena di opere poetiche di Catullo, Charles Baudelaire e di Domenico Tempio. L’opera di Nino Romeo è oggetto di studio ed argomento di saggi critici da parte di docenti di storia dello spettacolo, di letteratura, di linguistica e glottologia. E’ stato argomento di tre tesi di laurea monografiche presso la Facoltà di lettere dell’Università di Catania e presso il DAMS di Bologna. Nell’ambito del progetto Teatro/Anarchia/Rivoluzione…per una drammaturgia del pensiero… ha adattato per la scena e diretto opere filosofiche di Max Stirner, Pierre-Joseph Proudhon e di Percy Bysshe Shelley. Ha diretto numerosi festivals e manifestazioni teatrali. Ha diretto il Circuito Teatrale Siciliano, organismo di promozione e formazione del pubblico, dal 1996 al 2003. Ha scritto saggi, pubblicati da riviste specializzate, su argomenti di confine tra campo psichiatrico e umanistico, tra i quali: un saggio sul rapporto tra cinema e immaginario onirico; un articolo sul delirio artistico in Van Gogh, Tchaikovskij, Artaud e Nietzsche; un saggio sull’edipo rovesciato nel personaggio della Figliastra in “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello.

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