Catania News

Il 27 Settembre, alle 9, aprirà a Catania il nuovo hub di cooperazione internazionale per la ricerca industriale e l’alta formazione, uno spazio al centro del Mediterraneo per rafforzare il posizionamento tecnologico del nostro paese. Alla presenza del Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, del Ministro dei Lavori Pubblici della Giordania, Falah Al Omoush, del Presidente dell’Associazione delle Municipalità del Regno del Marocco, Mohamed Boudra e di altri esponenti del mondo politico, ecclesiastico, accademico, imprenditoriale e militare, verrà inaugurato il nuovo hub di cooperazione internazionale per la ricerca tecnologica e l’alta formazione di Free Mind Foundry.

Nel cuore del Mediterraneo, il centro ospiterà altri 250 nuovi ingegneri e tecnici che si aggiungeranno agli oltre 200 già presenti da più di due anni, con l’intento di contribuire allo sviluppo di tecnologie hardware e software per proteggere e monitorare le infrastrutture critiche del paese: energia, telecomunicazioni, trasporti. I percorsi di ricerca riguarderanno la cyber-security e la simulazione di attacchi e difesa, la bioingegneria e il software di supporto ad organi totalmente artificiali e una nuova generazione di sistemi SCADA basati sul principio della comunicazione bidirezionale e concettuale tra uomo e macchina -Human-Machine-Collaboration*.

Il settore in cui l’attività di formazione, ricerca e sviluppo sarà particolarmente intensa è quello dell’intelligenza artificiale applicata, promuovendo una maggiore conoscenza – concreta e fattual – dei meccanismi di AI che ne facciano uno strumento intelligente di uso quotidiano. Il nuovo Innovation Hub conta tre monitoring room tra le più grandi d’Europa, ideali per il monitoraggio di infrastrutture critiche, ed è anche dotato di spazi di creazione e ricreazione all’avanguardia quanto a sostenibilità energetica, cura dei dettagli ed efficacia operativa.

L’hub ospita già aziende dal cospicuo background tecnologico come BaxEnergy, specializzata nel monitoraggio del ciclo di produzione di centrali elettriche ad energie rinnovabili con una copertura storica di 100 GW in oltre 20 paesi e circa il 18% della produzione energetica europea da fonti rinnovabili. Wisnam, progetta e sviluppa sensori IoT per il monitoraggio e l’ispezione a distanza di ambienti e software sperimentali per il supporto ad organi artificiali, come cuore e orecchio bionico, e IntelliSync che fornisce soluzioni software e servizi di analisi dati nel settore bancario e assicurativo e delle telecomunicazioni.

Simone Massaro

“L’Innovation Hub – spiega Simone Massaro, fondatore di Free Mind Foundry e propulsore dell’intera operazione – è la dimostrazione che è possibile costruire, in qualsiasi parte del mondo, un modello economico sostenibile che generi valore, crei posti di lavoro e migliori il posizionamento tecnologico del paese”.

Durante la cerimonia inaugurale gli ospiti saranno guidati all’interno di Free Mind Foundry, scoprendone la natura ispirata all’agorà greca e al motto universale dell’Ulisse di Dante “fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza”.

*Nel mondo dell’automazione industriale il termine HMI (acronimo per Human-Machine Interface) è da anni di uso comune ed identifica un insieme di applicazioni integrate hardware/software che raccolgono dati da sensori e li presentano all’operatore tramite interfacce gradevoli e funzionali. L’analisi dei dati a schermo, però,rimane  a carico dell’operatore umano. Il passo successivo è HMC ovvero Human-Machine Collaboration. HMC prevede una comunicazione bidirezionale e concettuale—né più né meno di una conversazione—tra software e operatore umano. L’analisi dei dati viene svolta a monte dal software e all’utente vengono presentati i risultati di un’analisi “intelligente” fatta secondo modelli predefiniti. L’operatore però ha modo di interagire, approfondire, richiedere chiarimenti in una forma effettiva di collaborazione fattiva uomo/macchina.

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