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Pubblico? Privato? Chiunque sia il proprietario delle palazzine di via Bernini a Catania una cosa è certa: non si può lasciare ancora l’intero complesso in una situazione di così grande degrado ed abbandono che penalizza un intero quartiere. Per rivalutare l’intero sito non si può aspettare la manna dal cielo ma serve un piano articolato, con interventi mirati e definitivi, che elimini questa vera e propria piaga. Già nel 2014 il Comitato Romolo Murri, attraverso il suo presidente Vincenzo Parisi, proponeva tutte quelle soluzioni percorribili per eliminare questo scempio. Palazzine che, ieri come oggi, ospitano tanti senza tetto. Poveri disperati che non si sono fermati davanti alle porte mutare o alle inferriate agli ingressi. Adesso i bivacchi sono ben visibili perché i giacigli di fortuna vengono allestiti sotto il portico in condizioni estremamente pericolose visto che gli intonaci possono venire giù da un momento all’altro rischiando di ferire qualcuno. Che fare allora? Voltarsi dall’altra parte e fare finta che il problema non sussista? Assolutamente no. Se c’è un proprietario ben definito l’amministrazione comunale deve adoperarsi per sollecitarlo ad effettuare quegli interventi necessari a riqualificare l’intera struttura. Oggi passando da via Bernini è impossibile non accorgersi delle tende montate e di altri giacigli di fortuna. Elementi che dimostrano come un’area di 2.500 metri quadri rimane ancora una grossa incompiuta. Dopo promesse e proclami degli anni passati al quartiere oggi resta il degrado, l’abbandono e la spazzatura ovunque. Uno spettacolo penoso al centro delle proteste di residenti e commercianti della zona del viale Vittorio Veneto e non solo. La priorità di questa amministrazione, quindi, dev’essere quella di attivarsi per rivalutare questo sito. Un processo già iniziato dall’altra parte di via Bernini con la creazione di un parcheggio.

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