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Martedì 8 Ottobre, alle ore 21.00, al Centro Zo di Catania, la compagnia Cuori Rivelati metterà in scena la pièce “Mie Ali”, ideazione e regia di Elena Rosa.

Operatori Teatrali Benedetto Caldarella e Sara Firrarello. Canti e suoni dal vivo a cura di Simona Di Gregorio. Scenotecnica Aldo Cappadona. Con Paolino Addario, Flavio Belmonte, Massimiliano Cariola, Alessandro Coco, Erika Conte, Antonio Chiarenza, Massimo Lanzilao, Lucia Merlino, Bernardo Moscarà. Ingresso 10€ – Info: cuoririvelati@gmail.com – 331 8562485.

I Cuori Rivelati dialogano con l’invisibile che è nell’aria, incarnato negli uccelli, il cui canto e volo sono inafferrabili, così come la loro presenza nello spazio teatrale. Un incontro fra creature, la cui esortazione è quella di spiccare il volo, librarsi per poter essere vita nel ciclo della natura. Uno spiraglio, nella catastrofe di una civiltà il cui cielo, lo spirito, è inesorabilmente oscurato.

Catastrofi terrestri scagliano al cielo macerie,
ali rotte, liuti, corde di arpe,
avanzi di angeli.
Non c’è più ingresso nel cielo per nessuno.
Uccelli contro navi,
uomini contro rose
e le battaglie perdute in mezzo al grano.
Rafael Alberti – Degli Angeli

CUORI RIVELATI è una compagnia costituita da attori, danzatori e performer diversamente abili. Dal 2013 il laboratorio teatrale attivo da Spazio Oscena, ha prodotto: I Negri, da Genet; Una Crudele Invenzione da Ballard, Pasolini; FamilyMachine, da H.Muller; I Negri, la scarnazione- da Genet; Creature dalle Metamorfosi di Ovidio; Noi Narcisi.
Dal 2018 il percorso teatrale si arricchisce dei laboratori di canto con Simona Di Gregorio e arti visive con Valeria Cariglia.

Il Teatro come tentativo di rompere quell’idea stessa di “teatro della diversità”. Scardinare questa idea per noi significa non definirsi in una forma chiusa, e riportare alla normalità del teatro le persone che stanno sulla scena: gli attori.
Una sottrazione di ruolo, una sottrazione a quel che apparentemente è.
Attori-non attori, di fatto capaci di smantellare e ricostruire nuove realtà, facendosi scritture reali, rivelando ciò che dell’apparizione scenica è visione, mistero.

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