Cronaca

A cento anni dalla nascita mi sembra giusto e doveroso ricordare e rendere omaggio alla memoria del M° Luciano Migliavacca, “Un testimone della Bellezza della musica”, che ho avuto il privilegio di conoscere ed incontrare nei tanti Convegni Nazionali dell’Associazione Italiana Santa Cecilia (AISC) a cui ho partecipato insieme al M° mons. L. Rapicavoli e al M° don Nunzio Schilirò. L’AISC in quegli anni del post-concilio, che era impegnata a far conoscere la grande riforma liturgico-musicale della Costituzione sulla sacra Liturgia, aveva come presidente mons. Antonio Mistrorigo (1912-2012), vescovo di Treviso ed insigne liturgista, mons. Virgilio Noè (1922-2012), Maestro delle Celebrazioni Pontificie, creato cardinale da Giovanni Paolo II nel 1991, padre Emidio Papinuttri OFM (1924), Segretario Generale dell’Associazione e organista di tre pontefici (san Paolo VI, Papa Luciani, san Giovanni Paolo II) nella Basilica di San Pietro in Vaticano e mons. Ernesto Moneta Caglio (1907-1995), Preside del Pontificio Istituto Ambrosiano di Musica Sacra, illustre studioso di canto ambrosiano e appassionato sostenitore del Segretariato delle scholae cantorum dell’AISC. Questi “apostoli” della riforma liturgico-musicale del Concilio Vaticano II, insieme a tante altre persone, chierici e laici, che ho incontrato e conosciuto, hanno speso la loro esistenza a far conoscere ed applicare correttamente nelle diocesi italiane e di oltralpe la grande riforma conciliare, con particolare attenzione all’Istruzione Musicam Sacram della Sacra Congregazione dei Riti del 5 marzo 1967.  

Mons. Mistrorigo, mons. Noè e padre Papinutti sono stati ospiti nella nostra Chiesa di Catania in occasione di diversi convegni diocesani liturgico-musicali e di alcuni raduni annuali delle Scholae Cantorum, invitati dall’arcivescovo mons. D. Picchinenna e dal Direttore diocesano della Commissione per la Musica Sacra M° mons. L. Rapicavoli.

Mons. Luciano Migliavacca mentre dirige il suo coro di bambini

Luciano Migliavacca, nato a Milano il 9 ottobre 1919 è entrato nel Seminario diocesano ambrosiano in giovanissima età e nel 1942, nei giorni drammatici della seconda guerra mondiale, venne ordinato presbitero dal card. Arcivescovo Ildefonso Schuster (1880 –1954), beatificato 12 maggio 1996 da Papa Giovanni Paolo II. Don Luciano mostrava precoci e spiccate attitudini musicali che si affinarono in anni di studio fino al raggiungimento nel 1956 del Magistero in Composizione e del Diploma in Canto Gregoriano presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma. Contemporaneamente il giovane don Luciano frequentava la Facoltà Teologica di Milano e la Facoltà di Lettere presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, laureandosi nel 1951 in lettere antiche sotto la guida di Giuseppe Lazzati, allora docente di Letteratura Cristiana Antica, con una tesi sulle Orationes de Tempore del Messale Ambrosiano. Il prof. Lazzati nel 2013 è stato dichiarato Venerabile da papa Francesco. Nell’ottobre del 1957, su incarico dell’arcivescovo, il Card. Giovanni Battista Montini, eletto Papa con il nome di Paolo VI il 21 giugno 1963, canonizzato il‎ ‎14 ottobre 2018 da Papa Francesco, gli fu affidata la direzione della Cappella Musicale del Duomo di Milano,  la pluricentenaria istituzione, che don Luciano, come voleva essere chiamato,  rinnovò profondamente da subito: la schola puerorum  venne accolta in un nuovo stabile moderno, dove i ragazzi prescelti potessero compiere, sotto la sua guida, un percorso completo di preparazione umanistica e corale. Sempre nel 1957 assunse anche la carica di docente di Armonizzazione Gregoriana presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma. Mons. Migliavacca, che è stato anche storico della musica sacra, fu redattore e direttore di importanti riviste: Musica sacra, Schola e assemblea, Musica sacra e Polyphonia delle Edizioni Carrara di Bergamo. Ha scritto lo studio critico su “Testi, melodie, per ildizionario sugli Inni ambrosiani, nell’edizione Opera omnia di sant’Ambrogio. Ha diretto “l’Archivium musicae metropolitanum mediolanense”, per la trascrizione delle polifonie custodite nell’archivio della Fabbrica del Duomo di Milano. Ha collaborato alla Rivista internazionale di musica sacra, alla rivista Iucunde iubilatio della Fondazione Cini di Venezia, alle riviste diocesane di Milano e al Bollettino ceciliano.

Mons. Migliavacca mentre dirige la Cappella del Duomo di Milano

È stato membro della Commissione Liturgica del Concilio Vaticano II, della commissione per la traduzione dei salmi, della commissione per la revisione della liturgia delle ore, della commissione della Santa Sede a Strasburgo per la musica, del comitato della Santa Sede per l’Anno Europeo della Musica nel 1985. Ha scritto più di 70 messe e tanti mottetti soprattutto su testi della liturgia ambrosiana, magnificat, salmi, cantate ed anche canti ricreativi per suoi ragazzi. Ha composto brani per organo ed anche un’opera: Il vangelo di san Marco. Ha musicato inoltre testi di Manzoni, Ungaretti, Palazzeschi, Montale, Bacchelli, Quasimodo, Rebora, D’Annunzio, Salvadori, san Tommaso, sant’Ambrogio e Papa Paolo VI. Altre pubblicazioni come gli Inni Ambrosiani, poesia e musica al servizio del culto divino, Ruggimenti Editore e La Cappella Musicale del Duomo di Milano. NED (Nuove Edizioni Duomo) hanno arricchito la Biblioteca Capitolare del Duomo.

Dopo aver lasciato l’incarico nel 1998, ha continuato a seguire con attenzione la vita del Duomo e della Chiesa diocesana e universale.

Mons. Luciano Migliavacca ritratto nel 2012  insieme ad alcuni cantori che hanno partecipato dopo un Pontificale nel Duomo di Milano

Don Luciano, nella sua lunga vita e nella sua fruttuosa e intensa attività musicale al servizio della Chiesa, è stato sempre alla costante ricerca di quella bellezza che nasce dal canto e dalla musica. Egli amava ripetere: «Sono musicista, ma prete», per sottolineare come queste due vocazioni, in lui, si siano sempre fuse in un’unica direzione, dove il suo essere sacerdote si esprimeva al massimo grado attraverso la missione dell’educatore e il carisma dell’artista. Egli credeva fermamente nella <<fede animata dalla musica>>. Ed oggi, che se ne ricorda il centenario della nascita, sono ancora tanti i discepoli, i collaboratori, gli amici e quanti lo hanno conosciuto che ripensano a lui con immutato affetto e sincera ammirazione. <<La sua memoria sarà sempre benedetta>> (1Mac 3,7).

Mons. Luciano Migliavacca ha composto musica per coro e per organo fino alla morte, che è sopraggiunta il 21 ottobre 2013, all’età di novantaquattro anni.

Il Preside di allora del Pontificio Istituto Ambrosiano di Musica, M° mons. Gianluigi Rusconi, così ha ricordato l’insigne musicista: <<Il Preside e l’intera Comunità accademica del Pontificio Istituto Ambrosiano di Musica Sacra ricordano la scomparsa di mons. Luciano Migliavacca, impareggiabile docente dell’Istituto dal 1955 al 1979 e ineguagliabile Maestro di cappella del Duomo di Milano. Mentre ne additano la esemplare e virtuosa figura di sacerdote ambrosiano, di pioniere dell’educazione musicale della gioventù, di autorevole figura nella formazione dei candidati al sacerdozio, di finissimo esperto della tradizione ambrosiana, di inimitabile maestro dell’arte musicale e di fecondo compositore a servizio del culto divino, lo affidano alla Misericordia di Dio, «Padre di perenne gloria e di potente grazia» e a Cristo, «splendore della gloria del Padre», che ne ha illuminato i giorni>>

Diac. Sebastiano Mangano

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