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Il Catania di Andrea Camplone, dopo due sconfitte consecutive rimediate a Reggio Calabria e Terni, ospiterà oggi pomeriggio alle ore 15 al “Massimino” (arbitro il signor Marco Monaldi di Macerata) l’Az Picerno di Mimmo Giacomarro per la nona giornata del girone C del campionato di C. I rossazzurri vogliono tornare a vincere davanti al proprio pubblico per rimanere attaccati al gruppo di testa mentre il Picerno, una matricola, è al primo primo campionato di Serie C della storia. I lucani dell’omonima città di quasi seimila abitanti che si trova in Basilicata, in provincia di Potenza, sono tredicesimi in classifica con 9 punti, tre in meno del Catania ed hanno centrano finora due vittorie, tre pareggi e altrettante sconfitte.

In casa Catania assenti cinque elementi (Catania, Sarno e Saporetti, indisponibili Di Molfetta ed Esposito). Nel 4-3-3 di partenza probabile rientro di Pinto in difesa, ballottaggi in mediana fra Rizzo e Dall’Oglio e in avanti con Llama, Barisic e Rossetti.

Emergenza nel Picerno, con mister Mimmo Giacomarro che, fra infortuni e squalifiche, non avrà nove elementi (Pane, Calamai, La Vigna, Donnarumma, Montagno, Soldati, Vanacore, Santaniello e capitan Esposito). Fra i convocati il palermitano Giusto Priola, prelevato dalla lista degli svincolati in settimana.

Le probabili formazioni:

Catania (4-3-3): Furlan; Calapai, Mbende, Silvestri, Pinto; Rizzo (Dall’Oglio), Lodi, Welbeck; Barisic (Llama/Rossetti), Di Piazza, Mazzarani. In panchina: Martinez, Noce, Pino, Biondi, Dall’Oglio, Llama, Rossetti, Curiale. All: Camplone.

Az Picerno (3-5-2): Cavagnaro; Caidi, Fontana, Bertolo; Melli, Kosovan, Vrdoljak, Pitarresi, Guerra; Sparacello, Napello. In panchina: Fusco, Lorenzini, Priola, Fiumara, Langone, Sambou, Ruggieri, Calabrese. All: Giacomarro.

Prima della gara con il Picerno il Calcio Catania deporrà ai piedi della targa posta all’ingresso della tribuna A dello stadio “Angelo Massimino”, un omaggio floreale alla memoria di Géza Kertész (allenatore ungherese che nella stagione sportiva 1933/34 guidò la Società Sportiva Catania alla conquista della promozione in Serie B), rinnovando l’espressione di una ferma condanna di ogni forma di violenza e discriminazione e rivolgendo un pensiero al tecnico ungherese, protagonista di una luminosa pagina sportiva a Catania.

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