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Una visita a Siracusa in questi giorni è da programmare per fare una bella scorpacciata di mostre! Certo i luoghi d’arte e storici della città aretusea li conosciamo bene e staranno belli e buoni nei loro siti (vedi per tutti il parco con il teatro greco….) a benefico dell’animo e degli occhi di quanti desiderano guardare oltre … il contingente, nel e tra il passato, e al futuro. A quest’ultimo, anche se alcune opere sono già datate, fa riferimento la mostra “Ciclopica: la grande scultura internazionale. Da Rodin a Giacometti”, che chiuderà i battenti il 30 ottobre prossimo, quindi affrettiamoci, anche consultando il sito www.siciliamusei.it: un’esposizione di 100 sculture dei più grandi artisti internazionali negli spazi dell’ex convento di San Francesco, come una grande panoramica sul concetto di scultura attraverso quasi due secoli, partendo dalla fine dell’800 sino ai nostri giorni, e aperta … appunto, al futuro. Troviamo nella mostra curata da Vincenzo Sanfo, che si è aperta nel mese di marzo grazie a Sicilia Musei, Diffusione Italia International Group e alla città di Siracusa, opere di numerosi grandi artisti, quali Rodin con un bozzetto dei Borghesi di Calais proveniente dai musei francesi, o Alberto Giacometti con due suoi capolavori, o ancora Marino Marini, Mimmo Paladino, Arman, Pomodoro, Picasso e Mainolfi e anche autori d’oltreoceano, perché “oltre ad un percorso di tipo geografico, con artisti provenienti da ogni parte del mondo – dagli Stati Uniti alla Cina, dal sud est asiatico all’Africa, dall’Europa al Canada e al Sud America”, la mostra documenta l’inventiva creativa degli autori che hanno utilizzato i più svariati materiali, oltre quelli tradizionali del marmo e del bronzo, come la carta, la terracotta, il poliuretano, la plastica, la vetroresina o il ferro.

C’è tempo, invece, fino al 10 gennaio prossimo, per ammirare nella sala allestita al piano terra del palazzo della Soprintendenza ai Beni Culturali, in piazza Duomo, l’esposizione di un dipinto di Michelangelo Merisi da Caravaggio proveniente dalla collezione Spier di Londra – già Back Vega – ed esposta nel 2017 a Cleveland in occasione del restauro di un’altra simile opera dello stesso Autore ma di proprietà del museo americano. Stiamo parlando della “Crocifissione di Sant’Andrea”, opera di “straordinaria bellezza e di particolare interesse scientifico” – affermano i curatori della mostra Pierluigi Carofano e Nicola Barbatelli – esposta per la prima volta in Italia su progetto di Sicilia Musei e il patrocinio della Regione Siciliana, Assessorato regionale Beni Culturali, della Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali della provincia di Siracusa e la città di Siracusa. Previsto, ma ad oggi non realizzato, anche un percorso immersivo nell’ipogeo di piazza Duomo fatto di proiezioni e suoni, per approfondire l’esperienza creativa di Caravaggio durante il soggiorno siciliano. Accanto all’opera di Caravaggio, grazie alla collaborazione del Polo Museale di Messina per i siti culturali, sono esposte anche due grandi tele di Mario Minniti, il grande amico di Caravaggio che lo ospitò durante il suo periodo siciliano: “Miracolo della vedova di Naim” e “Maddalena ai piedi della croce”. Anche per quest’esposizione è consigliabile consultare il sito di siciliamusei.it per orari e biglietti. E poi, appena usciti dal palazzo, sempre in piazza Duomo, nella Badia di Santa Lucia, una visita – peraltro gratuita – all’altro Caravaggio siracusano non ce la può togliere nessuno: quello della stupefacente e drammatica scena del “Seppellimento di Santa Lucia”.

Ma andiamo a concludere con la visita della mostra “Archimede a Siracusa”, bella ed originale e soprattutto didattica e valorizzante una figura che poco conosciamo e che andrebbe meglio apprezzata per la genialità delle sue scoperte ed invenzioni. Siamo solo a pochi passi dalla Badia di Santa Lucia, nella Galleria Civica Montevergini, per assistere ad un viaggio, questo sì immersivo – ne siamo testimoni! – nella città antica grazie ad una suggestiva installazione che accoglie il visitatore con una proiezione a 360° su una superficie di 200 metri quadrati, a raccontarci della città di Siracusa in cui Archimede visse e dove realizzò le invenzioni che lo hanno reso ancora oggi celebre. Promossa dal comune di Siracusa, la mostra, ideata da Museo Galileo e prodotta da Civita Mostre e Opera Laboratori Fiorentini con la collaborazione dell’Istituto Nazionale di Dramma Antico (INDA) e Unità CI, è suddivisa in 5 sezioni e con le numerose applicazioni multimediali e i  vari modelli funzionanti consente al pubblico di agire come protagonista nel comprendere i principi che governano il funzionamento delle macchine ideate da Archimede, riconosciuto ancor oggi  come il più grande inventore, nonché astronomo, matematico ed esperto costruttore dell’antichità (siamo nel III secolo a.C.) Particolarmente studiato dal curatore della mostra Giovanni Di Pasquale, che si è avvalso della consulenza scientifica di Giuseppe Voza e Cettina Pipitone Voza,  il programma prevede anche attività didattiche per adulti e studenti e per tutta la famiglia, con percorsi dedicati di 1-2 ore, per le quali è d’obbligo la prenotazione telefonica allo 0931 124903 o 0931 65861 o alla mail didattica@civitasicilia.it; mentre per le altre info è necessario consultare il sito www.mostraarchimede.it

Vincenzo Caruso

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