Cronaca

In occasione dell’inaugurazione della mostra sul tema dei capelli, ideata da Alfaparf Group in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Brera, la giuria composta da Attilio Brambilla (Vice Presidente di Alfaparf), Leonardo Merlini (giornalista di Askanews), Roberto Favaro (Vice Direttore di Brera) e dalle insegnanti Laura Tacconi e Tiziana Tonani, ha decretato i vincitori  del concorso “I capelli: simbologia, semiologia e sociologia attraverso lo sguardo dell’artista” a cui hanno partecipato70 studenti con 55 opere. 

“Sfumature d’intrecci” di Bruna Garabelli sale sul gradino più alto del podio grazie ai suoi fili intrecciati che hanno saputo esprimere “la metafora dei capelli che descrivono l’età della vita e la possibilità di un eterno rinnovamento”. Seconda classificata Mariya Marinova con “Intreccia la tua tristezza”, un’opera che gli esperti hanno definito “di grande intensità poetica per il rimando al tema dell’intreccio come metafora dei sentimenti”. al terzo posto “Testa di Medusa” di Anthea Nigro per “l’utilizzo ironico, ma consapevole, del medium fotografico e della tipologia del tondo, oltre che il gioco con la mitologia e l’autoritratto immaginifico”.

 “Phylum” di Rosy Torre, con 3685 like, è stata l’opera che più ha colpito gli spettatori virtuali di AlfaparfArt vincendo il premio social.

Gli studenti hanno esposto, in via Tortona 32, le loro 55 opere realizzate concentrandosi sul tema dei capelli, colti nel loro aspetto simbolico e psicologico,  riflettendo su ciò che il capello (o il non avere capelli) può significare.

Fra le finalità del progetto, in assonanza con le caratteristiche del biennio in Teoria e Pratica della Terapeutica Artistica, da sempre impegnato nel sociale, oltre alla produzione e ricerca artistica, il ricavato delle opere acquistate durante la Mostra (già 11 durante la sola serata inaugurale) sarà destinato alla Onlus “La Forza e il Sorriso – per la bellezza delle donne che affrontano il cancro”,  rappresentata durante la premiazione  da Patrizia Bitetti Rovati, Responsabile Marketing e Sviluppo Associativo,  Benedetta Boni Responsabile Comunicazione e Mariachiara Silleni, Ufficio stampa e comunicazione.

A sottolineare la ricchezza del tema del concorso e della mostra temporanea anche le docenti del biennio di Teoria e Pratica della Terapeutica Artistica, Laura Tonani e Tiziana Tacconi: “Il capello è uno dei temi più interessanti della storia dell’arte. Durante questo progetto i ragazzi hanno avuto la possibilità di diventare protagonisti proponendo opere realizzate attraverso una totale libertà d’espressione delle diverse modalità tecniche e artistiche. Tutto questo si colloca in un biennio specialistico nato per formare artisti-terapeuti che si misurano all’intero di ambienti sociali differenti: dalla psichiatria alla psicanalisi, dalle scienze dell’educazione ai reparti pediatrici. L’obiettivo rimane quello di rendere, attraverso l’arte, “meno dolorosi” i momenti di persone in difficoltà”.

La mostra si potrà visitare gratuitamente da mercoledì 30 ottobre fino a venerdì 15 novembre, in via Tortona 32 (dalle 10 alle 18).  

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