La nuova tecnologia”blockchain”, proposta alle filiere enologiche siciliane come strumento per tutelare le eccellenze agricole, sarà il tema del convegno “Blockchain Open Day – Blockchain e tracciabilità alimentare, un percorso necessario per la tutela delle eccellenze siciliane” che si terrà mercoledì 13 novembre alle 10, nella sede dell’azienda vitivinicola Benanti di Viagrande.
L’incontro è organizzato per il dipartimento di Economia e Impresa
dell’Università di Catania dalla prof.ssa Agata Matarazzo, associato di
Scienze merceologiche, in collaborazione con le aziende Sibyl e Oracle. Il
blockchain, letteralmente “catena di
blocchi”, è una rete digitale, un registro, un libro mastro contenente
informazioni condivise, visibili a tutti e validate con precise regole di
sicurezza. Le informazioni possono essere modificate solo con il consenso di
tutti i partecipanti e con meccanismi di validazione incrociata. I componenti
della rete ne garantiscono la veridicità. Sicurezza, consenso, trasparenza e
immutabilità sono, quindi, le caratteristiche principali di questo sistema che
da qualche anno, ha fatto la sua comparsa in settori quali lusso, automotive e
anche food, garantendo la tracciabilità del prodotto agroalimentare.
Recentemente è stata applicata anche al mondo del vino, segnando una vera
rivoluzione per questo settore.
Al convegno interverranno il Ceo di Sibyl Ugo Sinigaglia, la deputata
regionale Jose Marano, prima firmataria del disegno di legge
su “Tracciabilità agroalimentare e blockchain”, il Business Assurance
Manager della sede di Catania di Rina Services, Maurizio Mazzapicchi,
l’agronomo del Consorzio Olio DOP Monti Iblei Umberto Godano, il
presidente del Consorzio Olio Dop Monte Etna Giosuè Catania, il Blockchain
Cloud Services Specialist di Oracle Filippo Cutillo e il direttore del Centro
Orientamento, Formazione & Placement dell’Ateneo catanese Carmelo
Pappalardo.