Catania News

Un continuo assedio di lavavetri che, ad ogni semaforo rosso tra il rifiuto degli  automobilisti, spesso impongono un “servizio” non richiesto. Ecco quello che succede quotidianamente all’interno dell’incrocio tra via Vincenzo Giuffrida e viale Sanzio. Fatti noti a tutti. Le ordinanze, la tolleranza zero e i presidi mobili delle forze dell’ordine ieri come  oggi non hanno prodotto finora nessun tipo di risultato duraturo. D’altro canto è  impensabile militarizzare o blindare gli incroci a Catania dove la presenza dei lavavetri  nasconde una realtà fatta di sfruttamento e di guerra tra poveri. A febbraio dell’anno  scorso infatti l’incrocio di via Vincenzo Giuffrida si trasformò in un vero e proprio ring dove decine e decine di immigrati se le diedero di santa ragione perfino con i bastoni tra lo  stupore della gente. Il tutto per conquistare il “territorio” di via Vincenzo Giuffrida. 

In questo incrocio da anni gli automobilisti preferiscono passare con il rosso e beccarsi una multa, pur di non fermarsi e subire le continue angherie da parte di squadre perfettamente organizzate che pretendono di pulire i vetri all’automobilista. Già in passato Carmelo Sofia, componente del Comitato Terranostra, aveva chiesto ad amministrazione e forze dell’ordine interventi decisivi per disinnescare quella che ancora oggi è, a tutti gli effetti, una bomba sociale. Da tempo il nostro comitato denuncia questa situazione di sfruttamento sotterraneo dove si teme che ci possa essere un disegno preciso di un’organizzazione criminale che lucra sulle spalle di uomini che avrebbero bisogno di aiuto da parte delle istituzioni competenti. Per queste ragioni ci appelliamo al Primo Cittadino di Catania affinchè, attraverso una sinergia con organizzazioni sociali e parrocchie, si possa aiutare queste persone, capire le loro necessità, dargli una nuova e dignitosa vita ed eliminare finalmente questo mondo sotterraneo.

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