Cronaca

Si è spento all’età di 90 anni Orazio Nicoloso, “spalla” e aiuto insostituibile del fratello Antonio e insieme a lui considerato la più leggendaria guida dell’Etna. Pioniere dell’escursionismo sull’Etna, fondò la Turistica Mongibello nel 1965, nella quale profuse competenza, passione e amore per il vulcano, sentimento che trasmise a migliaia e migliaia di turisti. Autentico uomo della “Montagna”, insieme al fratello Antonio, è stato protagonista di un’epica impresa nel cratere centrale che resterà nella storia del vulcano Etna.

Orazio e Antonio Nicoloso, (quest’ultimo scomparso nel 2007) erano nati a Nicolosi, la porta dell’Etna, meta privilegiata di chi vuole raggiungere le piste da sci e la funivia, arrivando fino al cratere centrale. Veri uomini dell’Etna, entrarono nella leggenda per il loro modo di guidare turisti e appassionati sull’Etna e del vulcano conoscevano come pochissimi i suoi misteri e i suoi segreti. Il loro nome resterà scolpito nella memoria e nella storia dell’Etna del secolo scorso per l’impresa epica compiuta il 24 settembre 1974, quando Orazio assistette il fratello Antonio – primo uomo al mondo – nel calarsi nelle viscere del cratere centrale in attività. Un impresa epica quella dei due fratelli, anche se a rischiare il “non ritorno” in prima persona fu Antonio, grazie all’assistenza e all’aiuto insostituibile di Orazio. Collaborarono con i più grandi vulcanologi del mondo, tra cui Haroun Tazieff (1914-1998), geologo polacco naturalizzato belga e francese, un pioniere della diffusione della comunicazione tra vulcanologi e grande pubblico. Sull’ Etna, l’incontro con i fratelli Nicoloso per Tazieff fu fatale per quella discesa nell’inferno del cratere centrale il 24 settembre del 1974, divenuta ormai leggendaria.

L’Etna in eruzione

Nel 1985 la Turistica Mongibello aveva indirizzato all’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente una richiesta di ripristino naturalistico-ambientale con coordinatore del progetto il prof. Giuseppe Ronsisvalle e il coinvolgimento del vulcanologo Renato Cristofolini e dell’architetto Colombrita. L’intervento di rimboschimento, pienamente riuscito, suscitò l’interesse della comunità scientifica internazionale e nel 1997 venne riportato nel Libro Mondiale delle Invenzioni curato da Valerie Anne Giscard d’Estaing. Su quella traccia, altre opere di rimboschimento vennero realizzati fino al 2000, quando la Turistica Mongibello realizzò un rimboschimento nei terreni del Monastero Benedettino Dusmet di Nicolosi, per la STMicroelectronics, sempre con il coordinamento scientifico del prof. Ronsisvalle e alberi e arbusti dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Catania, messe a dimora in un area di circa tre ettari. I funerali di Orazio Nicoloso verranno celebrati domani, 10 Dicembre, alle 16.30 nella chiesa Madre di Nicolosi.

Ai familiari il cordoglio del direttore e della redazione di “Cronaca Oggi Quotidiano”.

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