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Domenica 15 dicembre, alle ore 21, sul palco di Zo centro culture contemporanee di Catania torna la rassegna “Altrescene”, con lo spettacolo “82 pietre”, per la regia di Simone Corso e Adriana Mangano; con Antonio Alveario, Simone Corso, Adriana Mangano; costumi Cinzia Preitanoproduzione Maurizio Puglisi per Nutrimenti Terrestri.

Una ragazza nuda si aggira sotto la neve che cade fitta per le strade di un piccolo paese montano. Non ha niente con sé, se non un sacchetto pieno di pietre, 82 pietre. Il maresciallo Fugazzotto e il brigadiere Sciacca proveranno a capire di chi si tratti e cosa l’abbia portata ad Altarupe quella sera nonostante la giovane non proferisca parola e non interagisca in nessun modo con la realtà che le si muove intorno. La presenza muta e nuda della ragazza porrà Sciacca e Fugazzotto di fronte a qualcosa di insondabile, un mistero che dialoga con i quesiti irrisolti che albergano nell’antro più oscuro della loro anima (…) un detonatore per spogliarci del vestito che portiamo addosso e cucirne uno nuovo, diverso per forma e forse più scomodo da indossare, ma che ci ripari dal gelo che soffia dall’interno del nostro cuore.

Una scena

Simone Corso ed Adriana Mangano, che hanno all’attivo molte precedenti collaborazioni teatrali, firmano la loro prima regia insieme. Lo spettacolo (con assistente alla regia Stefania Catalfamo) comprende il disegno luci di Renzo Di Chio e l’allestimento scenico di Mariella Bellantone. Le foto di scena sono di Giuseppe Contarini. “L’impianto registico – afferma Adriana Manganosostiene il testo assecondando la parola e il suo incedere nel delineare il rapporto tra i personaggi, gioca con l’interazione tra maresciallo e brigadiere e le loro personali considerazioni riguardo alla ragazza. Scevro da moralismi di ogni sorta, la risoluzione del caso vuole lasciare allo spettatore una domanda da cui iniziare una nuova e più profonda indagine una volta che il sipario si è chiuso”.
“L’idea di una ragazza senza vestiti sperduta sopra un manto di neve ghiacciata è precedente al bando dei Teatri del Sacro – afferma Simone Corsoma grazie all’edizione di quest’anno, incentrata sulle opere di misericordia, quell’idea ha trovato un suo completamento. “La vestizione degli ignudi” ha donato, infatti, al personaggio ancora spoglio di una collocazione, una direzione da seguire; da qui, la mia riflessione si è concentrata su chi siano gli ignudi del nostro tempo; al di là, infatti, di chi ha effettive ed evidenti difficoltà economiche, c’è anche chi è stato spogliato della propria dignità di essere umano. Vestire una persona non si riduce, infatti, solo a donare delle vesti usate, ma a suggello di un ben più consapevole e maturo moto dell’anima”.

Ingresso: intero 15 euro; ridotto over 65 12 euro, ridotto studenti universitari 10 euro.

“82 pietre” di Simone Corso

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