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La Polizia di Stato ha arrestato Vito Giuffrida (cl.1975), pregiudicato, in quanto ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina.

Nell’ambito dell’attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nel quartiere San Berillo Nuovo, sfociata alcuni mesi addietro nell’operazione Tricolore, nella mattinata di ieri personale della Squadra Mobile – Sezione “Antidroga” predisponeva, sin dalle prime ore del mattino, un mirato servizio di osservazione in via Francesco Baracca, volto a monitorare i movimenti di Vito Giuffrida, soggetto notoriamente attivo nell’attività di spaccio di cocaina nel rione popolare.

L’attività di monitoraggio consentiva di individuare un’immobile di via Francesco Baracca in cui lo spacciatore veniva visto entrare.

Poco dopo gli agenti facevano irruzione nello stabile, al cui interno, ad esito di perquisizione domiciliare a carico di Giuffrida, venivano rinvenuti, occultati in un anfratto dello stabile, 75 gr di sostanza stupefacente del tipo cocaina già confezionati in 3 involucri sottovuoto di cellophane trasparente di circa 25 gr ciascuno ed un bilancino elettronico di precisione.

All’interno dell’abitazione di Giuffrida veniva rinvenuta e sequestrata, oltre a materiale di confezionamento della sostanza stupefacente, la somma in contanti di 43.450 euro in banconote di vario taglio occultata all’interno di un doppio fondo appositamente ricavato nell’armadio della camera da letto.

All’esito della perquisizione, Vito Giuffridaveniva arrestato in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina e la sostanza stupefacente nonché la somma di denaro contante rinvenuti venivano posti in sequestro.

Vito Giuffrida era già stato arrestato dalla Squadra Mobile nel gennaio 2015 in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Catania per associazione di tipo mafioso (clan Cursoti Milanesi) ed associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti unitamente a vari esponenti di vertice della citata associazione mafiosa tra cui Carmelo Di Stefano e Rosario Pitarà inteso “Saretto u furasteri”.

Espletate le formalità di rito, Vito Giuffrida è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa del giudizio per direttissima.

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