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Dal 21 al 26 gennaio, al Teatro Verga, va in scena lo spettacolo “L’anima buona di Sezuan” in cartellone per la stagione 2019/20 del Teatro Stabile di Catania.

“L’anima buona di Sezuan” di Bertolt Brecht – con Monica Guerritore nel doppio ruolo della buona prostituta Shen-Te e del suo perfido e inventato cugino, con la regia curata dalla stessa Guerritore – è ispirata alla versione che Giorgio Strehler diresse nell’81 al Piccolo Teatro. Un nuovo allestimento – pensato per la contemporaneità teatrale che ci circonda – ma con un legame strettissimo all’immenso patrimonio della tradizione milanese. Di questa versione Roberto Menin ha curato traduzione e adattamento, Edmondo Romano le musiche originali.

Monica Guerritore

In scena con Monica Guerritore, anche Matteo Cirillo, Alessandro Di Somma, Vincenzo Gambino, Francesco Godina, Diego Migeni, Lucilla Mininno e Nicolò Giacalone.

Scritta negli anni Trenta, la pièce declina il tema universale del rapporto tra morale e società, ambientando il plot in una Cina di fantasia, flagellata però da conflitti etico-sociali straordinariamente affini a quelli causati dall’attuale crisi economica globale. La formula è quella dell’apologo: alla ricerca di “un’anima buona”, tre Dei scendono sulla terra per scoprire che l’unica persona disposta a ospitarli per la notte è una misera prostituta. Ricompensata con una grossa somma, Shen-Te lascia il mestiere più vecchio del mondo e acquista una tabaccheria, ma tutti sfruttano la bontà della donna, che cadrebbe in rovina se ogni tanto non fingesse di sparire, presentandosi sotto le mentite spoglie di un presunto cugino, Shui-Ta, esperto uomo d’affari e affatto generoso.

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