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In occasione della giornata della Memoria, lunedì 27 gennaio, alle 16.30, nella sala E1 del Polo culturale le Ciminiere, Catania, la FLC CGIL Catania, in collaborazione con il Museo storico dello Sbarco in Sicilia 1943 e l’Istituto Superiore di Studi Musicali Vincenzo Bellini presenterà il libro “Fucili e mandolino”, scritto da Carmen Coco, docente alla sua prima prova letteraria, ed edito da Algra Editore.

L’iniziativa sarà preceduta, alle 14,45, dalla visita guidata all’esposizione museale dedicata allo Sbarco in Sicilia del 1943. (Necessaria  la prenotazione entro  giovedì  ore 12, mail catania@flcgil.it).

Dialogherà con l’autrice Antonella Distefano, già segretario  della FLC Cgil Catania, il sindacato dei lavoratori della Conoscenza. Interverranno, tra gli altri, Tino Renda, segretario generale FLC CGIL, l’architetto Salvatore Maltese, responsabile Musei “Le Ciminiere”, Epifanio Comis, direttore Istituto Superiore Studi Musicali Vincenzo Bellini di Catania, Claudio Longhitano, presidente Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. Concluderà Giacomo Rota segretario generale CGIL Catania.

Performance teatrali e musicali accompagneranno l’evento, con la partecipazione dell’attore Giovanni  Zuccarello, del tenero Stefano Strano  con il  sestetto Latino, e del maestro Agatino Scuderi.

È una storia vera e autobiografica quella raccontata dall’insegnante catanese nel suo libro, è  la testimonianza raccolta da lei, figlia di un soldato chiamato alle armi durante la Seconda guerra mondiale, fatto prigioniero per quasi tre anni in un campo di concentramento tedesco, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. L’autrice ha messo insieme quei ricordi frammentati e sofferti del padre, un omaggio alla memoria per non dimenticare quegli “orrori minori” di cui sono rimaste vittime oltre 800 mila prigionieri, coloro che nella fredda burocrazia militare erano classificati IMI “internati militari italiani” e che, a dispetto di ogni convenzione internazionale e del più elementare sentimento di umanità, furono impiegati in “lavori forzati” e sottratti persino alla tutela della Croce Rossa Internazionale.

La salvaguardia della memoria serva a non ripetere gli errori del passato e a non dimenticare i milioni di profughi di oggi in fuga da guerre senza confini e le migliaia di prigionieri nei campi libici, massacrati, picchiati, abusati, prima di essere ammucchiati dentro barconi fatiscenti, che per molti di loro diventano bare galleggianti.

“Olocausto che purtroppo è ancora vissuto da tanti popoli oppressi e perseguitati nel mondo, per ragioni di ordine politico, razziale, nazionale, etnico, culturale, religioso – commenta il segretario generale della FLC CGIL Catania, Tino Renda – L’iniziativa si propone di apportare un piccolo contributo all’istruzione e all’educazione ad un più ampio progetto educativo”.

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