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Riceviamo e pubblichiamo la lettera del Presidente di “Sicilia Sport Al Vertice”, Nello Russo al Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.

“Caro Presidente Nello Musumeci, apprendiamo con vivo piacere della “trasferta” alla BIT di Milano della Regione siciliana e dei Vostri propositi di rilancio della nostra Isola, a partire dal turismo e dallo sport. Tutto certamente importante, tutto bello e condivisibile. 

Voglio semplicemente ricordare, però, a Lei caro Presidente e a Voi amministratori della Regione siciliana, che lo sport quello con la S maiuscola, non è solo il Giro d’Italia, il Giro di Sicilia di ciclismo o manifestazioni di golf ed equitazione. Questi eventi servono, ma sono iniziative occasionali che creano pochissimo indotto e durano pochissimi giorni. Lo sport, quello con la S maiuscola, è fatto soprattutto dalle tante società siciliane, che da sempre portano in giro, nel mondo, il nome della Sicilia tra mille sacrifici e svariati problemi economici ed organizzativi. Clubs mossi soltanto dalla grande passione e dall’amore per lo sport. Squadre che militano nei massimi campionati nazionali ed atleti degli sport individuali danno lustro all’intera Regione. Squadre che formano, prima uomini e donne, poi atleti e atlete dando un futuro e obiettivi importanti ai giovani, che nella nostra terra faticano a trovare lavoro e sono di sovente tentati dall’intraprendere strade sbagliate e pericolose. Clubs che hanno fatto la storia dello sport italiano assicurando anche campioni e campionesse alle Nazionali azzurre. Clubs che affrontano trasferte lunghe, dispendiose, in giro per il mondo partecipando a competizioni internazionali dove rappresentano, con orgoglio e con fierezza, la nostra Sicilia.

Ebbene tutti questi valorosi meritano rispetto soprattutto dalle Istituzioni e da chi li rappresenta. La nostra è un’attività continuativa nel tempo. Non è di certo un evento occasionale. E nel 2020 ci sono ancora club che rischiano, ahimè, di sparire, di finire nel dimenticatoio e di chiudere i battenti tra l’indifferenza delle Istituzioni. Il turismo sportivo in Sicilia non è solo il Giro d’Italia!

Basti pensare il “movimento” di persone (dirigenti, atleti, tecnici e tifosi) nonché il flusso economico che le nostre società creano quando giocano in casa. Da tutta Italia, ma anche dall’estero (come accaduto recentemente con la Coppa dei Campioni di pallanuoto femminile e di canoa polo a Catania), raggiungono l’Isola miglia di atleti e dirigenti, che muovono la nostra economia ed il nostro turismo anche grazie all’intervento delle televisioni e dei moderni servizi streaming.

Fare sport in Sicilia è diventato una vera impresa. I problemi sono molteplici, dagli impianti sportivi al costo ormai insostenibile delle trasferte. Siamo fortemente trascurati dalle Istituzioni ed ogni anno la nostra vita è sempre più difficile. In Sardegna lo sport trova il massimo rispetto, in Sicilia certamente no!

Riteniamo quindi che la Sicilia, così come la Sardegna, debba godere dei vantaggi della continuità territoriale con il continente, e che possa avere assicurata in maniera, regolare e adeguata alle necessità delle società di vertice, il finanziamento della Legge Regionale 31, l’unica vera legge idonea a sostenere lo sport di vertice. Lo sport deve essere inserito nella programmazione regionale sempre e non come un fatto occasionale.

Abbiamo chiesto molte volte di avere un incontro con la Sua persona per tentare insieme di trovare soluzioni al problema. Purtroppo ciò non è avvenuto. Rimaniamo in attesa che Lei trovi uno spazio pure per noi e lo sport siciliano che conta”.

Nello RussoPresidente di Sicilia Sport al Vertice

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