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Il Piccolo Teatro della Città – Centro di Produzione Teatrale di Catania, nell’ambito del percorso  “Teatro Civile” ha ospitato lo scorso fine settimana l’interessante pièce scritta e diretta dal regista napoletano Mario Gelardi, “Quattro uomini chiusi in una stanza” con Ivan Castiglione, Riccardo Ciccarelli, Carlo Geltrude, Gennaro Maresca, produzione Nuovo Teatro Sanità.

La pièce in circa 50 minuti, rientra in modo esemplare nel cosiddetto teatro civile, soffermandosi attraverso le parole, le reazioni, le paure dei quattro protagonisti, sulla scomoda e dibattuta questione delle “morti di Stato”. In una scena essenziale – dove si avverte subito una notevole tensione emotiva- quattro uomini in divisa, quattro rappresentanti delle forze dell’ordine, a seguito della morte di un ragazzo per un probabile abuso di forza durante le fasi dell’arresto, discutono, litigano, si abbracciano, evidenziano i loro diversi caratteri e si accordano per restituire in tribunale un’unica verità credibile, all’unisono. Il ragazzo è morto forse perché “stava male” o perché “se l’è cercata”, dice qualcuno di loro. Ed il pubblico ascolta le giustificazioni, le certezze, i dubbi, i quattro punti di vista degli uomini in divisa che l’hanno fermato. Ma davanti al giudice le loro diverse opinioni dovranno coincidere, si dovrà arrivare ad una sola versione dei fatti, senza titubanze o contraddizioni. Occorre quindi fornire una storia credibile, non importa che sia vera o falsa.

Una scena della pièce

L’intrigante lavoro, diretto con mano ferma da Mario Gelardi-  autore e regista, tra l’altro, della versione teatrale del romanzo “Gomorra” insieme con Roberto Saviano – , grazie all’analitico disegno luci di Alessandro Messina,con i costumi curati da Alessandra Gaudioso, ci mostra attraverso l’intensa, viva interpretazione di Ivan Castiglione, Riccardo Ciccarelli, Carlo Geltrude, Gennaro Maresca i diversi momenti di smarrimento, di certezze cercate, di dubbi dei quattro che, con le loro coscienze, i loro diversi punti di vista, arrivano alla fine ad una sola versione. Fuori dalla scena, occupata dai quattro rappresentanti delle forze dell’ordine, ci stanno la vittima e gli spettatori che si ritrovano a fine lavoro, secondo la loro coscienza, le loro idee, a dare ordine alla storia, a dipanare la matassa e soprattutto a riflettere su tante, oscure, “morti di Stato”.

I protagonisti dello spettacolo

Applausi finali convinti da parte del pubblico per i quattro interpreti e per un testo forte, di impegno civile, che affronta la tematica delle “morti di Stato” – che da sempre divide il nostro Paese – ma stavolta al centro della scena non c’è, come spesso accade, la vittima e non si racconta la storia di quest’ultima, ma il punto di vista è ribaltato, raccontando la storia da un’altra prospettiva, quella degli uomini in divisa. “Questo spettacolo – sottolinea l’autore e regista –nasce dalla volontà di capire come sia possibile che uomini che scelgono nella vita di difendere il cittadino, di stare dalla parte dello Stato, possano decidere di passare dall’altra parte della strada”.

Scheda spettacolo

QUATTRO UOMINI CHIUSI IN UNA STANZA

scritto e diretto da Mario Gelardi

con Ivan Castiglione, Riccardo Ciccarelli, Carlo Geltrude, Gennaro Maresca

costumi Alessandra Gaudioso

disegno luci Alessandro Messina

assistente alla regia Roberta De Pasquale

aiuto regia Alessandro Palladino

foto di scena Vincenzo Antonucci

Produzione Nuovo Teatro Sanità

Piccolo Teatro della Città, sabato 15 febbraio, domenica 16 febbraio.

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