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La Compagnia “Buio in Sala 7 Marzo, ore 17.30 e 21.00, ritorna protagonista sul palco del Teatro Ambasciatori per la rassegna teatrale “Ridi che ti passa” con la messa in scena di “Storia di una Capinera”, l’immortale romanzo epistolare di Giovanni Verga, che vede nel ruolo della giovane novizia Maria l’attrice Irene Tetto, autrice anche della rielaborazione drammaturgica.

A dirigere lo spettacolo gli attori e registi Giuseppe Bisicchia e Massimo Giustolisi i quali daranno vita all’intricato intreccio narrativo raccontando  non solo l’amore tormentato di Maria e Nino (Massimo Giustolisi) ma punteranno l’attenzione sull’impossibilità di poter scegliere liberamente senza alcuna costrizione il proprio futuro.

“La riscrittura teatrale– dichiara Irene Tetto – rispetta la connotazione storica e il linguaggio del romanzo di Verga che insieme alla scelta registica di utilizzare giochi di luce, trasparenze, brani musicali minimalisti e sacri e la particolare caratterizzazione enigmatica di Suor Agata, proiezione pirandelliana della protagonista, crea una giusta amalgama tra antico e moderno”.

Una scena

La giovane novizia Maria (Irene Tetto), costretta a trasferirsi in campagna a causa di un’epidemia di colera a Catania, incontra, all’interno di questa cornice bucolica, l’amore negli occhi di Nino (Massimo Giustolisi). L’unione dei due è ostacolata dalla matrigna (Nadia Trovato) sposata con il padre di Maria (Giuseppe Brancato), uomo d’affari caduto in disgrazia che non potrebbe offrire la dote alla figlia e che, a causa di questo, lascia alla moglie le redini della conduzione familiare. La matrigna obbliga Maria, la cui vocazione vacilla, ad entrare in convento, mentre organizza il matrimonio della figlia Giuditta (Laura Accomando) con lo stesso Nino. La vita in convento, l’asfissia di una clausura non voluta, il dolce ricordo dell’amore appena conosciuto, porteranno Maria alla morte.

Otto gli attori sul palco, che indosseranno i costumi di Giovanna Sesto della sartoria Baco da Seta: Irene Tetto, Massimo Giustolisi, Giuseppe Brancato, Nadia Trovato, Floriana Renna, Laura Accomando, Giovanna Sesto, Silvana D’Anca e Pippo Tomaselli.  Due le ambientazioni sceniche: la ricca casa di campagna nel primo atto e la chiesa- convento nel secondo atto.

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