Cronaca

Un episodio di inaudita gravità, che mette in luce la mancata osservanza delle disposizioni governative in materia di contrasto alla diffusione virologica del Covid 19”. Con queste parole Armando Algozzino, s. commissario nazionale della Uil Pubblica Amministrazione Polizia Penitenziaria, punta il dito contro i vertici dell’Istituto penale per Minorenni di Acireale in provincia di Catania dove, nei giorni scorsi, si è svolta un’attività ricreativa che, secondo l’esponente sindacale, avrebbe messo a repentaglio l’incolumità di coloro che, a vario titolo, vi hanno partecipato.

Luogo della controversa iniziativa, lo spazio teatrale della struttura dove, secondo quanto riferisce Algozzino, si è tenuta una degustazione a base di pizza.

“Sono stato personalmente informato dell’evento – spiega Armando Algozzino (nella foto) – dal personale della Polizia Penitenziaria che presta servizio presso l’Istituto: la prima reazione è stata di sgomento, provocato dall’assembramento, portata avanti dai mass media nel corso dell’ultimo mese”.

“Si tratta, ovviamente, di un fatto rilevabile attraverso le telecamere che hanno registrato l’accaduto – precisa l’esponente sindacale – e, pertanto, facilmente verificabile: ho chiesto alle autorità competenti di acquisirne copia”.

Da quanto emerso attraverso il racconto degli agenti in servizio, il momento ludico avrebbe visto la partecipazione di quindici detenuti in tutto, autorizzati dalla Direzione e condotti a teatro, di un educatore, di un sacerdote e di quattro unità di Polizia Penitenziaria.

“Tutti i partecipanti – accusa Algozzino – sono stati esposti al gravissimo rischio di contagio, in spregio alle indicazioni contenute nei Decreti ad oggi emanati dal Governo per contenere l’avanzata del virus, che individuano nel distanziamento sociale il principale strumento di prevenzione”.

Particolare indignazione, nello specifico, suscita la partecipazione all’iniziativa di un detenuto che avrebbe dovuto rimanere in isolamento per due settimane.

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