Cultura

“Perché parlare di poesia in un periodo tanto difficile che ci costringe a guardare in faccia la nuova realtà e ci impone numerosi sacrifici? Ora che si prospetta una svolta epocale?” si chiedono la poetessa Carmela Tuccari e la giornalista Rita Messina introducendo l’iniziativa organizzata da La Voce dell’Jonio, la testata giornalistica acese e casa editrice, dal titolo “Non vedo l’ora”.

“Perché la POESIA è VITA!!! – affermano le autrici – Il dono più grande che l’uomo abbia ricevuto nel corso dell’evoluzione è la “parola”, e qual maggior bellezza dell’espressione poetica, che permette di mettere a nudo pensieri e sentimenti universali!”

Ai poeti ed aspiranti poeti, dunque, “a coloro che amano la musicalità delle parole, la varietà delle espressioni, la combinazione di termini e i loro esiti in rima, ma anche a chi sente il bisogno di comunicare semplicemente le proprie emozioni” è rivolta l’iniziativa “Non vedo l’ora”.

Secondo le intenzioni degli organizzatori sarà questo un momento in cui ciascuno potrà esprimere il proprio desiderio, la propria aspettativa, la propria voglia di vivere, dopo il brusco momento di stop imposto dal diffondersi del coronavirus, che diventerà “presenza materiale” attraverso gli elaborati poetici a tema, pervenuti alla segreteria della redazione”.

Gli elaborati dovranno essere inviati, infatti, insieme ai dati biografici e per tutto il mese di aprile alla mail segreteria@vdj.it e confluiranno in una apposita antologia.

Un’antologia di sogni e di speranze, perché dopo l’incubo coronavirus “ci si possa riappropriare della vita, degli spazi personali, dei gesti usuali di tenerezza e d’amore, con una prospettiva più ampia in cui l’Io abbracci il Noi: a questo servono i poeti e la poesia”.

Vincenzo Caruso

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