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Il 23 aprile si celebra la 25esima Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore, istituita dall’UNESCO nel 1995 per commemorare la morte, nel 1616, di tre grandi figure della letteratura universale: Miguel de Cervantes, William Shakespeare e Inca Garcilaso.

Questo evento mondiale dedicato ai libri, oltre a sostenere la protezione della proprietà intellettuale attraverso il copyright, ha l’obiettivo di incoraggiare a scoprire il piacere della lettura, a valorizzare e promuovere il contributo che gli autori danno al progresso sociale e culturale dell’umanità.

Nata in Catalogna, è conosciuta in Spagna anche come ‘festa delle rose’ seguendo una tradizione secondo cui i librai catalani, regalano una rosa per ogni libro venduto in questa giornata.

Purtroppo in queste settimane il mondo della cultura in Italia ha ben poco da festeggiare: teatri e cinema chiusi, eventi culturali rimandati e un calo importante nelle vendite di libri, che hanno già messo in ginocchio un settore importantissimo.

L’Italia è il Paese più sofferente al mondo in questo ambito, con le nostre città che sono musei a cielo aperto ed i nostri eventi che con la bella stagione affollano luoghi meravigliosi. Lo abbiamo fatto per una giusta causa, per evitare la diffusione di un virus pericoloso per tutti, ed è giusto così.

Ma in queste ore e per questa giornata abbiamo ricevuto l’appello di tanti amici che, da ogni parte del mondo, ben conoscendo il valore culturale dell’Italia, ci chiedono una sola cosa: ripartiamo dalla cultura!

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