Catania News

Si fanno sentire gli effetti del coronavirus anche sui buoni spesa covid per emergenza e il Comitato Cittadino Vulcania, a seguito delle tantissime segnalazioni ricevute, denuncia l’uso inappropriato dei buoni spesa da parte di alcuni esercenti commerciali. L’ordinanza per la «solidarietà alimentare», verso quelle migliaia di catanesi che per colpa dell’emergenza coronavirus non riescono più a fare la spesa, prevede che i buoni  spesa  siano utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari o prodotti di prima necessità presso gli esercizi commerciali. Inoltre, non è utilizzabile quale denaro contante e non dà diritto a resto in contanti, eventualmente comporta l’obbligo per il fruitore di regolare in contanti l’eventuale piccola differenza in eccesso tra il valore del buono spesa ed il prezzo dei beni acquistati. Ma purtroppo non è sempre così. Molti cittadini protestano sulla speculazione da parte di alcuni supermercati che non fanno pagare l’intero importo della spesa con i buoni, ma vogliono una parte consistente in contanti, nonostante i disagi e le difficoltà economiche. Mentre in altri supermercati questo non succede perché si può pagare l’intero importo solamente con i buoni.

Interviene la presidente del comitato, Angela Cerri: “Si confida nella solidarietà sociale degli operatori del settore, auspicando la collaborazione di tutti gli esercizi operanti sul territorio comunale, in questo momento di grave difficoltà che l’intera Nazione sta vivendo a causa dell’emergenza in atto, con le negative ricadute, soprattutto sulle fasce più deboli della popolazione. Comportamenti speculativi inaccettabili che stanno interessando tutto il territorio comunale. Chiediamo interventi e monitoraggi contro le suddette speculazioni. Non vogliamo che si speculi sulla pelle della povera gente, in questo momento c’è bisogno della solidarietà da parte di tutti noi”.

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