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Nella giornata di ieri, su disposizione del Questore Mario Della Cioppa, personale del Commissariato Librino ha effettuato un servizio mirato al contrasto dell’illegalità diffusa nel quartiere Villaggio Sant’Agata e presso il viale Grimaldi.

Una perquisizione domiciliare è stata effettuata presso l’abitazione di un pregiudicato, I.A.S. classe 1996, di recente indagato in stato di libertà per oltraggio in quanto aveva violentemente reagito ai controlli che la Polizia fa nel quartiere; durante la perquisizione, all’interno della cucina, è stato notato un impianto di videosorveglianza che riprendeva illegalmente e tramite una micro telecamera ben occultata, la pubblica via e uno spazio condominiale che era in uso esclusivo del pregiudicato. Insospettiti da ciò, gli agenti hanno controllato e vi hanno rinvenuto 1 caricatore e 61 munizioni cal. 7,62 × 39.

Il pregiudicato, agitato per la scoperta dei poliziotti, è andato nuovamente in escandescenza, aggredendo verbalmente e fisicamente la madre, lì presente per supportarlo e inveendo contro i poliziotti. Ulteriore sopralluogo sulla pubblica via ha consentito di accertare la presenza del suo motociclo che avrebbe dovuto trovarsi in altro luogo di custodia in quanto sequestrato.

Per tale motivo, l’uomo è stato indagato per detenzione illegale di munizioni, violazione degli obblighi di custodia di beni sottoposti a sequestro e resistenza a Pubblico ufficiale. Ulteriore attività investigativa effettuata all’interno dello stesso stabile, coadiuvati anche dall’unità cinofila antiesplosivo e dalla Polizia Scientifica, ha consentito agli agenti di rinvenire 42 munizioni cal. 7,65 e denaro contante per un totale di 4616 euro, il tutto sequestrato penalmente a carico di ignoti.

L’attività della Polizia di Stato é stata estesa al viale Grimaldi, dove, giorni prima, i poliziotti avevano sequestrato penalmente una casa di lusso costruita illegalmente sulla pubblica via constatando che erano stati rimossi i sigilli apposti in sede di sequestro e che erano ripresi i lavori edili. Per tale motivo, il responsabile G.C. cl. 80, pregiudicato e la moglie sono stati indagati in stato di libertà per violazione degli obblighi di custodia.

Infine, un uomo di 72 anni è stato indagato in stato di libertà per i reati di omessa custodia di arma e omessa comunicazione di cambio luogo di detenzione arma; mentre una donna di 59 anni è stata indagata in stato di libertà per il reati di omessa comunicazione rinvenimento arma.

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